Fondi Lega, indagato Bruno Galli per riciclaggio e nuove perquisizioni della Guardia di Finanza. Importanti sviluppi sull’inchiesta della procura di Genova sui 49 milioni di euro confiscati in via definitiva al Carroccio. Come riportano i colleghi di Repubblica, le perquisizione riguardano l’Associazione Maroni presidente e le Fiamme Gialle si sono mosse a Milano, Lecco e Monza. Nel mirino l’assessore all’autonomia e alla cultura di Regione Lombardia, nonché presidente dell’Associazione sopra citata: docente di Dottrine politiche alla Statale di Milano, Galli era già finito nel mirino dei pm di Milano, che però avevano chiesto l’archiviazione per il reato di appropriazione indebita, evidenzia Il Fatto Quotidiano. Ricordiamo che lo scorso 6 agosto 2019 il processo si è concluso con la prescrizione dei reati per Umberto Bossi e per il tesoriere Belsito.



BRUNO GALLI INDAGATO, FONDI LEGA: NUOVE PERQUISIZIONI

Le perquisizioni dei finanzieri hanno interessato uffici e domicili a Milano, Monza e Lecco, ma non solo: in corso perquisizioni della Guardia di Finanza di Genova in alcuni uffici della Regione Lombardia. Rai News spiega che i magistrati genovesi sono al lavoro sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni di euro, che secondo i pubblici ministero sarebbero stati fatti sparire in Lussemburgo grazie alla Sparkasse di Bolzano, poi in parte fatti rientrare dopo i sequestri disposti dalla Procura. Ricordiamo inoltre che sei mesi fa, a giugno, gli inquirenti hanno ascolto l’ex consigliere Marco Tizzoni: esponente della lista Maroni, aveva presentato un esposto contro l’Associazione Maroni Presidente. Secondo lui, l’ente sarebbe stato tenuto nascosto ai consiglieri, «dovendo servire quale soggetto occulto di intermediazione finanziaria in favore della Lega o di terzi».

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