È morto all’età di 91 anni Bruno Garzena, ex difensore della Juventus, che ne piange la scomparsa. Nato a pochi passi da Torino, a Venaria Reale, il calciatore era un classe 1933 e fin dalle giovanili aveva giocato in maglia bianconera, esordendo a 19 anni con i bianconeri in in Juventus-Inter del 1952 terminata 2-1 a favore dei padroni di casa. Terzino dalle spiccate doti tecniche, il classe ’33 era stato soprannominato “il falco di Venaria” dai suoi concittadini e dai tifosi bianconeri sparsi in giro per l’Italia.
Dopo aver esordito con la prima squadra nel 1952, dopo sette anni passati nel settore giovanile, il terzino era stato girato in prestito all’Alessandria in Serie B per una stagione, tornando poi a Torino per entrare in pianta stabile nella rosa dei “grandi”, dove giocò per ben sei anni. In questo periodo Garzena vinse con la Juventus due scudetti e due Coppe Italia, arrivando anche in Nazionale, dove giocò una sola partita, il 23 marzo 1958 a Vienna contro l’Austria per la Coppa Internazionale. Dopo un prestito al Vicenza, tornò nuovamente in bianconero nella stagione 1961-1962 per poi vestire le maglie di Modena, Napoli e Ivrea. Si ritirò nel 1966, dedicandosi all’imprenditoria: fondò infatti una società di imprese di servizi finalizzata all’ottenimento di appalti per grosse strutture industriali e sanitarie. Nel 2010 diventò invece presidente dell’Alessandria.
Bruno Garzena, chi era il terzino della Juventus
Bruno Garzena si è ritirato relativamente giovane: il motivo lo spiegò proprio lui, nel 1988, in un’intervista a Hurrà Juventus nella quale disse di aver preso quella decisione perché non si divertiva più come un tempo: “All’inizio della mia carriera era assai diverso, dominavano la classe e l’estro a scapito di un puro atletismo che mi sembra nel calcio attuale abbia preso un netto sopravvento”. Al calcio, però, Garzena ha sempre detto di dovere tutto perché lo ha formato come uomo ed educato, rendendolo anche economicamente agiato.
La Juventus è sempre stato un punto fermo nella sua vita, tanto che spesso si è visto in tribuna per seguire dal vivo la squadra. “Continuo ad essere innamorato della Juventus”, disse proprio in quell’intervista del 1988. “Il falco di Venaria” si è spento il 30 luglio 2024, a 91 anni, a Torino, dove ha vissuto una vita intera a partire dalle giovanili in maglia bianconera.