Bruno Lauzi ha firmato uno dei brani più significativi della carriera di Mia Martini, Almeno tu nell’universo, in coppia con Maurizio Fabrizio. Siamo nel ’72, anche se la canzone si trova nel cassetto da diversi anni per via del suo contenuto, ritenuto all’avanguardia rispetto ai tempi. In seguito Lauzi ha scritto anche Piccolo Uomo con Dario Baldan Bembo, affidandola sempre alla grande interprete. “Il ricordo è quello d una persona molto determinata, al limite della testardaggine”, ha detto Lauzi nel 2005 in occasione del Premio Mia Martini a Bagnara Calabra, dove ha interpretato Piccolo Uomo in ricordo dell’amica e collega, “Capa tosta. Precisa però: quando decideva di fare una cosa, impossibile fargliela fare se non aveva voglia di farla, ma una volta che la abbracciava, la faceva nascere“. Secondo Lauzi, la carriera di Mimì potrebbe essere suddivisa in diversi momenti. Il primo con Padre Davvero, poi Piccolo Uomo negli anni Settanta, “Che ha avuto questo grande successo, anche se l’autore Dario Baldan Bembo, non avrebbe avuto successo. […] La settimana dopo eravamo primi in classifica”.
Bruno Lauzi, ecco cosa fece per Mia Martini
Bruno Lauzi ha contribuito al ritorno di Mia Martini nella musica, dopo tanti anni di di dolore a causa delle voci diffuse sul suo conto. All’epoca infatti erano iniziate a circolare delle maledicenze che etichettavano l’artista come una portajella. Lauzi e Maurizio Fabrizio avevano già scritto Almeno tu nell’universo nel ’72, 17 anni prima che Mimì si presentasse al festival di Sanremo dell’89 per interpretarlo. “Era naturale che la cantasse Mia, perchè era stata scritta pensando a lei“, ha detto Fabrizi in una passata intervista. All’inizio la Martini non voleva ascoltare il brano, non era pronta a riprendere in mano la sua vita e carriera. Poi però se ne è innamorata all’istante. “Chi lo sentirà tra vent’anni avrà qualche brivido in più, perché si ricorderà di una emozione intensa che abbiamo vissuto insieme“, aveva dichiarato la stessa cantante, parlando della canzone. Oggi, giovedì 9 luglio 2020, Rai 3 trasmetterà in prima serata il docufilm Mia Martini – Fammi sentire bella, in cui avremo modo di ascoltare anche questo brano senza tempo. E del rilancio della carriera dell’artista, dopo anni di rifiuti da parte della stessa. Il pubblico presente all’Ariston in quell’89, non ha potuto fare a meno di commuoversi nell’ascoltare di nuovo la sua voce. Una strada in salita ma pur sempre una svolta per Mimì, tornata nella kermesse anche l’anno successivo con La nevicata del ’56 di Franco Califano.