Protagonista in libreria con la sua ultima fatica, “Perché l’Italia diventò fascista”, Bruno Vespa a Vieni da me ha presentato il suo libro ma non solo. Dopo una battuta sul rapporto con la moglie Augusta Iannini«Io sono il peggio del peggio… (ride, ndr). Stiamo insieme da 44 anni e mezzo, da sempre» – il conduttore ha voluto dedicare un pensiero a Jolanda Ottino, la mamma di Al Bano Carrisi scomparsa nelle scorse ore: «E’ stata un’istituzione: io voglio molto bene ad Al Bano, è uno che si è fatto da solo. Mi piace, mi piace per la sua semplicità e per la sua disponibilità. Le mamme sono tutte importanti, dovrebbero essere immortali: quando una mamma se ne va, se ne va un pezzo enorme di vita. Io sono padre, ma la mamma è diversa dal padre». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



BRUNO VESPA OSPITE A VIENI DA ME

Bruno Vespa a tutto tondo nell’intervista rilasciata a Vieni da me. Il conduttore ha esordito parlando delle tante imitazioni raccolte nel corso degli anni: «Mi presto, non mi sono mai arrabbiato: io sono anche appassionato di imitazioni». Poi una battuta sulla lite con Pippo Baudo nel 2011 nel corso della trasmissione dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia, condotta proprio da loro due: «Io ho voluto molto bene a Pippo, fa parte della storia tv, ma quella trasmissione non funzionò. Non funzionò per colpa nostra, sia mia che di Pippo. Andò malissimo, proprio male male male. Era sbagliata la coppia». E il sogno di Vespa è quello di diventare nonno al più presto: «Se non mi danno un nipote li strozzo (ride, ndr). Sono giovani? Uno ha 40 anni, l’altro ne ha 38! Federico sarebbe un padre tenerissimo: lui ha scritto un libro molto critico nei miei confronti…».



BRUNO VESPA SUL RAPPORTO COL FIGLIO FEDERICO

Federico Vespa ha più volte parlato dell’assenza del padre nel corso della sua adolescenza e non è tardata ad arrivare la replica del volto di Porta a porta: «Ci eravamo divisi i compiti: Federico voleva che ci fossimo noi fuori dalla scuola, ma c’erano un sacco di genitori che non lavoravano. Mia moglie si è occupata molto dei problemi che ha avuto Federico, io mi sono occupato delle materie scolastiche: andavo a parlare io con i professori e non era sempre piacevole». «Non ero così assente, ma il papà baby-sitter non potevo farlo: lavorare non è una colpa», ha sottolineato Bruno Vespa, “discolpando” anche la moglie: «Da anni porto avanti una campagna per fare lavorare le donne, con più soldi e più strutture».

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