Federico Vespa ha seguito le orme di papà Bruno Vespa. “Sono giornalista professionista, mi auguro di continuare a fare questo”, fa sapere Vespa jr. Mara Venier gli chiede che cosa voglia fare da grande, ma Federico è già grande. Altra domanda un po’ inopportuna: “Vivi ancora con i tuoi genitori?”. Risposta: “No, sono ormai vent’anni che ho lasciato casa. Loro adesso hanno un bellissimo cane”. Ormai Federico ha superato la soglia dei quaranta. Ma per Bruno è ancora un bambino: “Appena nato, gli accarezzavo la fontanella. Ancora oggi lo faccio”. Bruno è sempre stato un padre molto attento e affettuoso. Federico ha sofferto di ansia e di una lieve forma di depressione, in parte a causa del cattivo ambiente del suo liceo. “Lui ha frequentato un pessimo liceo e un’ottima università”, informa Vespa. “Però c’è da dire una cosa: io non mi sono sempre schierato con i professori, mai con mio figlio. Me l’ha insegnato mia madre”. Infine parla della sua professione: “Ho fatto di tutto per evitare che facesse il giornalista; non ci sono riuscito. Penso ancora che sarebbe potuto essere un ottimo magistrato”. (agg. di Rossella Pastore)
Bruno Vespa a Domenica In
Bruno Vespa è uno degli ospiti di “Domenica In“, il programma televisivo condotto da Mara Venier con grandissimo successo da Rai1. Un’ospitata speciale per il giornalista e conduttore di “Porta a porta” accompagnato dal figlio Federico. Entrambi nelle ultime settimane hanno pubblicato un libro: il padre dedicato al fascismo e il figlio dedicato alla sua lotta contro la depressione. Un’intervista doppia, un vero e proprio colpaccio della Zia Mara che avrà in studio per la prima volta il giornalista e figlio insieme. Vespa è uno dei giornalisti più importanti del nostro Paese, un grande comunicatore che più volte ha fatto discutere per alcune sue scelte “editoriali” come quando ha deciso di intervistare il figlio di Toto Riina. Dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni però il giornalista ha parlato proprio di quell’intervista: “ricordo le polemiche che suscitò l’intervista al figlio di Riina, Salvo. Quella è un’intervista che rifarei esattamente negli stessi termini, perché si capì per la prima volta quale impunità ebbe Riina andando a visitare in ospedale la moglie che aveva appena partorito, o andando in vacanza con i figli. Totò Riina stava sotto l’ombrellone con la sua famiglia. E tutto ciò si è capito soltanto con quella testimonianza”.
Bruno Vespa pronto per il Natale: “Il cenone della Vigilia sarà a base di pesce”
Sempre dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni, Bruno Vespa ha raccontato come sarà il suo Natale 2019: “sicuramente alla cena del 24 e al pranzo del 25 con la famiglia al completo”. Parlando poi del menù della vigilia di Natale, il giornalista e conduttore di “Porta a porta” ha rivelato: “il cenone della Vigilia sarà a base di pesce, con un assaggio di capitone, che ormai è desueto ma per me è una tradizione irrinunciabile. E si chiuderà sempre con il torrone al cioccolato dell’Aquila. Nel pranzo di Natale invece non può mancare il brodo con il cappone”. Come tutti gli italiani, anche Vespa non rinuncia all’albero e al presepe, due delle tradizioni più amate: “ci tengo parecchio, soprattutto al presepe. Da anni ne ho uno molto bello fatto da una scultrice siciliana. È sobrio, senza “effetti speciali”, ma le statuine sono meravigliose”. Bruno Vespa ricorda anche quando il presepe lo preparava con il padre: “lui era bravissimo a farlo, peccato che io non abbia la sua stessa manualità. Ogni anno si dedicava alla preparazione con cura. La neve con i fiocchi di ovatta, l’acqua per la cascatina, il brecciolino per le stradine, e poi il muschio… Sento ancora quel profumo nel naso”.
Bruno Vespa e i vini: “piacciono anche ai russi”
Non solo conduttore, giornalista e scrittore di successo, visto che Bruno Vespa è diventato anche produttore di vini. Proprio così, come tanti altri artisti tra cui ricordiamo Sting ed Al Bano Carrisi, anche Vespa ha deciso di lanciarsi nel settore vinicolo riscuotendo un grande successo. I suoi vini, infatti, sono acquistati anche dai russi come ha raccontato dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni: “eccome. Soprattutto quello che porta il mio nome “Bruno”. È il più economico”. Uno dei suoi vini più apprezzati ed acquistati è proprio quello che porta il suo nome, una scelta che Vespa ha motivato così: “perché sono un personaggio nazional-popolare. È il quinto vino più richiesto nelle enoteche del maggiore importatore. Ma non solo in Russia: esportiamo in 22 Paesi in tutto il mondo”. Poi il giornalista ha raccontato come e quando è nata la sua azienda vinicola: “La “Vespa vignaioli” è nata circa 10 anni fa, ma ho sempre avuto grande interesse per il vino. Poi quando è stato possibile ho acquistato in Puglia una piccola masseria, che mia moglie ha ristrutturato con amore. Sono 31 ettari di terreno dove produciamo il Primitivo, il Fiano e il Negroamaro”.