Bruno Vespa si è raccontato nel corso di una lunga chiacchierata con Serena Autieri nella puntata di Dedicato in onda il 29 luglio. Il giornalista e conduttore di Porta a Porta ha ricordato alcuni dei momenti che l’hanno segnato non solo lavorativamente ma anche personalmente, belli e brutti. “La telefonata del Papa è stato sicuramente uno dei momenti più forti che ho vissuto, capita una volta nella vita. – ha ricordato Vespa – Ricordo il terremoto de L’Aquila, il rapimento di Moro. A parte il Papa, dunque, tutte cose negative, anche perché mi è toccato raccontare le tragedie degli ultimi 50 anni”. Oltre ad essere un celebre giornalista, Bruno Vespa è anche un prolifico scrittore. L’ultimo libro si intitola ‘Quirinale. Dodici presidenti tra pubblico e privato’. “Racconto la storia d’Italia attraverso i dodici presidenti.” ha spiegato in diretta su Rai 1.
Bruno Vespa e la stoccata al principe William: “Cafonata non salutare Mattarella”
Bruno Vespa ha dunque raccontato com’è nata l’idea di questo nuovo libro: “L’idea è nata parlando con Rai libri, a cui sono legato per ovvie ragioni. Il prossimo presidente? Fare previsioni in questo caso, per chi fa il mio mestiere, è un puro esercizio dilettantistico, perché tanto, fino alla fine, non si sa e non si può sapere.” ha ammesso. Si è inoltre espresso sugli Europei di calcio, che hanno visto trionfare l’Italia poche settimanel fa, lanciando una stoccata al principe William, presente all’evento. “Mi dispiace che William, nell’occasione di Italia-Inghilterra, non abbia fatto come Juan Carlos con Pertini nell’82. Non esiste al mondo che un rappresentante della Casa reale se ne vada senza salutare il Presidente della Repubblica italiana è stata una cafonata! Una cosa imperdonabile! E stiamo parlando del principe ereditario!”, ha tuonato.