Anche Dario Brunori, più conosciuto come Brunori Sas, è stato ospite nella serata di ieri presso gli studi di L’Assedio, su Nove. Il 42enne cosentino ha raccontato alcuni aneddoti curiosi della sua vita, a cominciare dall’infanzia complicata, visto che era “l’ultimo degli ultimi”, come si definisce lo stesso. “Ho subito moltissime angherie da piccolo – ha spiegato davanti alla conduttrice Daria Bignardi – ero proprio l’ultimo degli ultimi nel senso che ero il più piccolo di tutti i cugini. Pensa che mia madre era l’ultima di dodici figli e di conseguenza avevo tantissimi cuginetti. Si era creato una sorta di effetto domino dove le angherie del primo arrivavano a me in maniera esponenziale. Come reazione – ha aggiunto ironico Brunori – ho iniziato a scrivere canzoni tristi a quarant’anni: devo quindi ai miei parenti il fatto che io scriva canzoni deprimenti”.



BRUNORI SAS: “NON AVEVO MAI CANTATO FINO AL MIO PRIMO DISCO”

Non molti sanno che Dario Brunori è dottore in economia e commercio: “Mi sono laureato a Siena – ha argomentato – ho fatto una testi molto piccola, la cosiddetta tesina, e mi ricordo che mia madre era rimasta molto stupita da questa cosa. Io – prosegue – ho sempre avuto un animo da ragioniere, anche nelle mie canzoni. Pensa che avevo addirittura realizzato un fogli excel proprio con tutti i miei brani. Comunque – scherza di nuovo – la laurea mi è servita per raggiungere un obiettivo quando non ne hai”. A Siena, oltre alla laurea, Brunori ha trovato anche lavoro: “A Siena mi sono fidanzato ed ho poi iniziato a fare il parcheggiatore notturno. Suonavo già con la chitarra ma questo lavoro mi dava la possibilità di ottenere qualche soldino e quindi ho iniziato a farlo, tra l’altro mi affascinava il mondo della notte, dello stare da soli in silenzio a leggere un libro, stavo anche iniziando a fare carriera. Mi piaceva anche confrontarmi con una realtà completamente diversa da quella a cui ero abituato”. Poi è arrivata la musica: “Non ho scritto canzoni serie fino al mio disco perché non avevo mai cantato fino ad all’ora, poi mi sono scoperto un cantautore straordinario”.

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