Brunori Sas premiato con “Cheap” ai Tim Music Awards 2022
Brunori Sas è tra i protagonisti dei Tim Music Awards 2022, l’evento musicale che festeggia la grande musicale italiana. Due serate di grande musica con la conduzione di Carlo Conti e Vanessa Incontrada chiamati a premiare gli artisti e gli interpreti che si sono contraddistinti con album e singoli certificati rispettivamente disco d’oro, di platino e multiplatino. Il cantautore quest’anno è tornato alla musica con il nuovo disco di inediti dal titolo “Cheap” degno erede dei precedenti “Cip!” e “Cheap!”. Una sorta di trilogia non voluta come ha raccontato il cantautore dalle pagine di Billboard.it: “non avevo intenzione, quando ho fatto Cip!, di dargli seguito e dare vita a questa trilogia dei pennuti (ride, ndr). È venuta fuori successivamente, un po’ per questo strano volo un po’ interrotto del pettirosso che si è interrotto per i motivi che sappiamo. Così, passati due anni, per non cadere nella rassegnazione di vedere un disco “monco”, mi è sembrato bello rivitalizzarlo, ma non con una solita operazione di repack”.
L’uscita del disco Baby Cip! è legata alla paternità anche se precisa: “è una cosa che comunque avevo in testa da tanto, e poi a Cheap!, con questi pezzi che avevo lì abbozzati e che ho voluto registrare sull’onda del titolo. Nel senso: vale tutto, tante il titolo mi salva da qualunque critica, perché l’intenzione è diretta e onestamente comunicata. Alla fine, comunque, è stata una trilogia involontaria”.
Brunori Sas: “Cheap!? l’intento è quello di creare sorpresa”
La pubblicazione del nuovo disco “Cheap!” non è stata causale come ha raccontato Brunori Sas: “l’intento è quello di creare sorpresa, quindi c’è una sorta di “bugia a fin di bene”. Poi, mi piaceva il gioco di parole, ma l’intento era quello di fare canzoni serie che non si prendessero sul serio. Volevo che le persone percepissero che fosse un progetto divertito, qualcosa che ho fatto come potrei cantare a tavola, a una cena, una canzone agli amici. E come ho già detto, questo non vuol dire che la canzone debba essere sciocca. Anzi, tante volte questo tipo di approccio funziona meglio, rispetto a uno serio. Anche perché essere troppo seriosi può diventare pericolosamente retorico”.
Infine parlando di Sanremo e della possibilità di parteciparvi in gara ha confessato: “i giornalisti chiedono sempre di Sanremo, quindi in qualche modo ci devi fare i conti, anche se non vuoi (ride, ndr). Posso rispondere in tanti modi e ho sempre risposto dicendo che ci andrò quando farò il conduttore. Adesso ho cominciato a dire che ci andrò quando sarò un uomo più maturo. Forse la paternità potrebbe darmi questo stimolo, chi lo sa”.