C’è anche Brunori Sas tra i cantanti uomini che sono scesi in campo per l’evento benefico “Una nessuna centomila” organizzato da Fiorella Mannoia contro la violenza sulle donne. Due serate di grande musica andate in scena nella magica cornice dell’Arena di Verona riproposte in uno speciale televisivo trasmesso in prima serata su Rai1 e affidato alla conduzione di Amadeus. Un parterre di primissimo livello che ha visto cantanti donne ed uomini unire le loro voci in un coro unanime contro la violenza sulle donne. Una bella occasione per Brunori Sas che sin da bambino è cresciuto a stretto contatto con la musica, visto che la mamma era una maestra di musica e cantante diplomata. Tra le canzoni simbolo della discografia del cantautore e polistrumentista calabrese c’è sicuramente Guardia ‘82 che lui considera la sua “Albachiara”.



“Me la chiedono sempre durante i concerti” – ha dichiarato l’artista dalle pagine del Corriere della Sera precisando – “mi riempie di orgoglio il pubblico di Varese quando canta assieme a me “La spiaggia di Guardia rovente era piena di gente”. Una canzone che Brunori Sas ha raccontato così: “è una storia calabrese, una storia di tutti. Una delle cose più belle per chi scrive canzoni è raccontarsi riuscendo, senza saperlo, a raccontare almeno una generazione”.

Brunori Sas tra canzoni e il Festival di Sanremo: “non vado per non essere escluso dalle chat”

Le canzoni di Brunori Sas sono un racconto della vita dei nostri giorni. Il cantautore calabrese mette in musica e parola la sua vita, ma anche la vita degli altri. La sua musica però non è mai approdata al Festival di Sanremo. Perché? Dalle pagine di domani.it, il cantautore ha confessato il suo amore per il Festival che segue tutti gli anni da casa con gli amici pronto a fare le pagelle. “Mi piace guardare Sanremo fin da piccolo” – ha detto Brunori Sas sottolineando – “mi piace guardarlo anche per criticare, sono in varie chat dove non facciamo altro che sfottere”. A chi gli ha domandato come mai non si è mai presentato in gara, Brunori ha ironizzato di non esserci stato per non essere escluso dalle chat!

A parte Sanremo, oggi la musica è cambiata come è cambiato anche il modo di essere e fare il cantautore. “E’ una figura del ‘900” – ha chiosato il cantante che si è sempre posizionato in un limbo tra cantautorato classico e l’indie-pop. Per questo motivo i suoi concerti sono sempre in spazi piccoli e ristretti come i teatri o al massimo qualche palasport. Tra i suoi miti senza tempo: Hendrix, Led Zeppelin, e poi Pearl Jam, mentre tra gli italiani Lucio Battisti, il primo Vasco Rossi.