L’epidemia durerà ancora un anno e mezzo secondo il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. Intervenuto al forum organizzato dall’Ansa, l’esperto ha messo in evidenza che la pandemia ha causato uno stress che si prolungherà fino alla metà del 2022 e per questo motivo si stanno adottando «strategie di adattamento che lasceranno il segno in futuro, alcune probabilmente in maniera permanente». «Abbiamo imparato è che la prevenzione è il momento cruciale del sistema», ha poi aggiunto Brusaferro: «Oggi è chiaro che il concetto di prevenzione è fondamentale, se non investiamo su questo livello il rischio è elevato: la prevenzione ha il vantaggio di evitare a priori che determinati scenari si manifestano, ha lo svantaggio che quando funziona molto bene non si vede, questo è un elemento critico che da sempre la caratterizza».

BRUSAFERRO: “RECOVERY FUND GRANDE OPPORTUNITÀ”

Nel corso del suo intervento, Silvio Brusaferro ha spiegato che- a proposito della perdita di autosufficienza – la sfida attuale è quella di «dare alla sanità la possibilità di essere fruita in tutte le parti del Paese in maniera uniforme. Se riusciremo a garantirlo sarà una grande evoluzione del sistema sanitario nazionale, che anche oggi ci permette di avere età media più avanzata ma che ha margini di miglioramento sulla vita media priva di disabilità». E il Recovery Fund in tal senso può diventare una grande opportunità. Il numero uno dell’Iss ha poi sottolineato che dall’emergenza coronavirus sta arrivando una forte spinta alla tecnologia, che necessita di essere messa a sistema. Presente al forum anche Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza: «Quello che stiamo vivendo è un cambiamento epocale, non sarà possibile tornare alla normalità per molti anni».