Il Dpcm ha portato l’Italia da due giorni in un semi-lockdown ma non è detto che nei prossimi giorni la situazione possa rimanere così: sul Corriere della Sera è stato spiegato oggi la “ratio” scelta tra Conte, Brusaferro (ISS) e Speranza nella riunione di fine settimana scorsa per arrivare al nuovo decreto. Oggi però, intervistato dal Fatto Quotidiano, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità traccia i possibili prossimi passi per contrastare efficacemente la pandemia da Covid-19: «dobbiamo mitigare e contenere. Da quando si adottano le misure occorrono almeno due settimane per poterne apprezzare gli effetti. I contagi nei prossimi giorni continueranno a crescere, ma è importante da subito adottare sistematicamente le misure. Il virus circola in tutto il Paese. In alcune regioni la situazione è critica». Tradotto, la situazione peggiora e occorre per l’ISS ancora nuove misure incisive – definite «inevitabili» – se non si vuole saturare i servizi sanitari nelle prossime settimane. E allora lo spauracchio viene evocato senza timori da Brusaferro: «Il lockdown totale – continua il Presidente dell’ISS – rimane l’ultima arma disponibile che tutti auspichiamo non sia necessario adottare. Non si tratta di una singola soglia, ma di una serie di parametri da verificare sulla base dei monitoraggi in corso da maggio».
WALTER RICCIARDI CON L’ISS: “SERVE LOCKDOWN MILANO E NAPOLI”
L’Italia e i cittadini sono chiamati, conclude Brusaferro sul Fatto, a «‘raffreddare’ la curva dei contagi con limitazioni importanti alla nostra socializzazione per avere tutti maggior serenità e sicurezza nei prossimi mesi». In merito alle possibili alternativi al durissimo – per economia e socialità – lockdown nazionale, il n.1 ISS evoca la possibilità di chiusure più mirate nelle aree maggiormente a rischio in questo momento: «Milano e Napoli dovranno essere pronte a provvedimenti locali mirati e anche più restrittivi», conclude Silvio Brusaferro. Decisamente più incisivo è invece l’appello lanciato dal consulente del Ministero della Salute, Walter Ricciardi, intervenuto nel webinair “Oltre l’emergenza”: «A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no». Ancora legato alla necessità di chiudere al più presto le aree più a rischio di Lombardia e Campania, Ricciardi conclude «A Milano e Napoli è impensabile qualsiasi attività che prevede l’avvicinarsi di persone negli spazi chiusi. Ci troviamo, infatti, ha aggiunto, in presenza di migliaia di soggetti asintomatici che tornano a casa, dove non si indossa la mascherina, ci si bacia e ci si abbraccia».