Nella giornata in cui dovrebbero emergere finalmente i nuovi dati del Istituto Superiore di Sanità sul monitoraggio Covid riferito alla scorsa settimana (slittati da venerdì scorso visto lo scontro in atto tra Regioni e Governo su nuovo Dpcm), il Presidente Iss Silvio Brusaferro risponde punto su punto all’emergenza Covid nell’intervista a “La Repubblica”. «Le valutazioni del rischio regionale non sono pagelle, ma strumenti tecnici. Nella nostra cabina di regia non si fa politica», spiega il membro Cts e Presidente dell’Istituto che ha contribuito a redigere l’algoritmo da 21 parametri per suddividere le Regioni italiane nelle fasce di rischio (zone gialle, arancioni e rosse). Sullo scontro però a distanza con i territori, è lo stesso Brusaferro a difendere le scelte del Governo provando però a “spegnere” le polemiche (a differenza di quanto “ipotizzato” ieri dal Premier Giuseppe Conte): «dolo delle Regioni nel comunicare i dati? Ci sono state fasi in cui la raccolta e la trasmissione sono state più difficoltose da parte dei territori più sottoposti alla pressione dell’epidemia, e questo ha determinato stime più approssimative. Ma è fisiologico, non ci vedo volontarietà. Dopodiché, se ci saranno elementi concreti, valuteremo».
BRUSAFERRO (ISS): “NATALE NON SARÀ COME LO SCORSO ANNO”
Brusaferro non nasconde che vi sia la possibilità che alcuni abbiano “truccato” i dati per evitare il lockdown, ma al momento lo esclude in maniera assoluta «Non ho motivo di dubitare della veridicità di quanto ci è arrivato. Le valutazioni del rischio a livello regionale non sono pagelle – precisa il n.1 Iss -, ma strumenti che ci aiutano a navigare. Non sono valutazioni né positive, né negative. Nella cabina di regia non si fa politica: siamo un organo tecnico che si occupa di sanità pubblica». Allargando lo sguardo sulla gestione dell’emergenza “seconda ondata”, Silvio Brusaferro pone come primo step di controllo già la prossima settimana «speriamo di vedere miglioramenti negli indicatori dell’epidemia. Se rispettiamo i divieti, potremo ridurre la diffusione del virus e riaprire le attività commerciali». Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità sempre a Rep spiega la “ratio” dietro alle ultime decisioni contenute nel Dpcm: «La gestione di un’epidemia ha una prima linea, importantissima: individuare precocemente i positivi e i loro contatti stretti, per poi sottoporli alla quarantena. Quando però la curva del contagio scappa via verso l’alto, il tracciamento diventa più difficile se non impossibile. Dal ‘contenimento’ si passa alla ‘mitigazione’». Se ci si atterrà alle prescrizioni del Governo, conclude Brusaferro, «solo così avremo un Natale diverso dall’anno scorso, ma sereno».