Report torna a incalzare Silvio Brusaferro, stavolta sulla vicenda del piano pandemico e sulle chat con Ranieri Guerra in merito al report Oms di Francesco Zambon che è stato ritirato nel giro di 24 ore. “Non c’è mai stata alcuna volontà di nascondere la verità. Abbiamo reso pubblici tutti i dati, anche quelli più scomodi”, la premessa del presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) durante la conferenza stampa di oggi sui dati del monitoraggio. Brusaferro ha ribadito di aver preso visione del documento dell’Organizzazione mondiale della sanità solo dopo la sua pubblicazione. Riguardo la sua reazione, ha confermato: “Come scrissi a Report tempo fa eravamo rimasti stupiti non dal report in sé ma dal fatto che non ne avevamo avuto notizia avendo lavorato in stretta collaborazione con l’Oms”. Inoltre, ha spiegato di non aver mai voluto intervenire nel merito. “Nessuno qui ha il potere di intervenire, oltre che la voglia, nelle dinamiche delle organizzazioni”.

Quindi, a proposito delle chat con Ranieri Guerra recentemente pubblicate: “Il dottor Guerra, che era un membro del Cts e con cui c’erano contatti quotidiani, mi ha mandato una serie di considerazioni personali rispetto alle quali ho preso atto, senza esprimere giudizi”.

BRUSAFERRO “RANIERI GUERRA? IO HO SOLO PRESO ATTO”

Dunque, Silvio Brusaferro prende le distanze da Ranieri Guerra e da quanto sta emergendo in merito al caso del piano pandemico, che viaggia in parallelo rispetto a quello del report Oms. Per quanto riguarda, invece, il tema della revisione emerso proprio da quelle conversazioni, il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha fornito al sua ricostruzione. “Successivamente è stato avviato un processo di revisione o rimodulazione interno, rispetto al quale si chiede una disponibilità dei ricercatori dell’Iss. L’Istituto ha sempre dato la piena disponibilità a tutti, ma un conto è darne una generale, un altro è che diventi qualcosa di concreto”. Per far sì che diventi qualcosa di concreto, dunque, l’Iss deve ricevere una richiesta formale. La prassi vuole che venga valutata e in caso positivo si dà mandato specifico ai collaboratori. “Questo abbiamo sempre fatto e lo trovate nei documenti recenti”.

In merito ai toni usati da Ranieri Guerra, che ha definito ‘somarelli’ i ricercatori di Venezia, Brusaferro ha concluso: “La forma con cui si è espresso pertiene a lui, da parte mia non credo di aver mai usato toni diversi da quelli cortesi e cordiali. Io ho solo preso atto di quanto mi veniva comunicato”.