Roberta Bruzzone, ospite a Ore 14, ha commentato il caso della scomparsa di Silvia Cipriani, la cui auto è stata ritrovata in un bosco nella provincia di Rieti, dove abitava. Della donna non si hanno tracce dallo scorso 21 luglio e la Procura ha aperto una indagine per omicidio e occultamento del cadavere. La svolta nelle indagini è arrivata proprio qualche giorno fa, quando un cercatore di funghi ha rinvenuto la macchina.



Anche in merito a come la vettura della donna sia arrivata in quel luogo, tuttavia, ci sono numerosi dubbi. I danni che ha infatti sono tanti: ammaccature profonde su entrambi i lati, soprattutto nella parte anteriore. “Un incidente rilevante avrebbe potuto portare la macchina in quello stato, a non essere più marciante. È difficile ritenere che sia avvenuto in quel punto. Lì quell’auto come c’è arrivata? Fino al giorno prima della scomparsa, nessuno aveva ravvisato delle problematiche. L’impatto è multiplo e ciò fa riflettere”, ha sottolineato la criminologa.



Bruzzone: “Auto Silvia Cipriani è stata occultata”. I danni e il possibile avvistamento

Roberta Bruzzone ritiene che l’auto di Silvia Cipriani sia stata danneggiata in un preciso momento. “Potrebbe essersi scontrata con un albero molto robusto. È come se qualcuno avesse provato a fare entrare l’auto in una area molto limitrofa, in cui non sarebbe mai potuta entrare normalmente. Non è uno speronamento. Qualcuno l’ha danneggiata nel tentativo di occultarla”, ha spiegato a Ore 14.

In merito a quando ciò sia avvenuto, però, non ci sono certezze. Gli accertamenti potranno dare informazioni più chiare. L’aspetto sicuro è che la scomparsa della settantasettenne risale al 21 luglio scorso. Il giorno successivo è stato segnalato un avvistamento da parte di un’amica della donna, ma la criminologa non è convinta di ciò. “La signora Silvia bazzicava quotidianamente nelle stesse zone, aveva una routine molto definita. I testimoni oculari in questi casi fanno molta fatica a collocare temporalmente un avvistamento in una situazione di assoluta normalità. Le cautele sono d’obbligo. È possibile che sia totalmente infondato”, ha concluso.