Roberta Bruzzone, nota criminologa italiana, nella giornata di oggi ha commentato in una diretta sul suo profilo YouTube, la notizia dell’apertura di un’inchiesta parlamentare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. “Una grande notizia”, commenta, che sicuramente, sostiene, aprirà una strada molto più efficace di quella dell’inchiesta aperta dal Vaticano due mesi fa, dopo la morte di Papa Ratzinger.



La notizia dell’indagine su Orlandi e Gregori, spiega Bruzzone, arriva peraltro poco dopo che il fratello di Emanuela, Piero, si era pubblicamente lamentato che “dopo due mesi e mezzo non mi hanno ancora comunicato nulla”. Sulla vicenda “ho avuto modo di accedere integralmente a tutti gli atti insieme alla mia squadra di esperti e dell’associazione di Pista Fredda per quanto riguarda il caso di Mirella Gregori (..) che diventa una sorta di appendice del caso Orlandi”, spiega Bruzzone. In generale, però, avverte che, in realtà, i due casi sono completamente diversi, nonostante le somiglianze, e per questa ragione sarebbero “difficilmente conciliabili con un’unica ipotesi investigativa”, e probabilmente il filo che lega i casi è stato architettato a tavolino.



Roberta Bruzzone: “Sul caso Gregori ci fu un depistaggio”

Anticipando alcuni degli aspetti dell’indagine su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, Roberta Bruzzone racconta che “chi ha fatto sparire è verosimilmente ucciso Mirella, probabilmente ha sfruttato l’eco mediatica e la grande complessità del caso Orlandi, scimmiottando alcuni aspetti della vicenda che via via si dipanavano per cercare di far credere che le due vicende fossero collegate, quando in realtà” l’unico elemento comune è che “sono sparite due ragazze”.

“Chi ha depistato l’inchiesta sulla scomparsa di Mirella Gregori“, continua a spiegare Bruzzone, “con ogni probabilità lo ha fatto proprio sfruttando tutta una serie di elementi di potenziale comunanza con la scomparsa di Emanuela Orlandi, anche se in realtà con ogni probabilità sono due storie che sono decisamente diverse e separate“. Per ora, però, Roberto Bruzzone non vuole ancora anticipare nulla di concreto, rimandando tutte le sue rivelazioni sui casi Orlandi e Gregori al momento in cui la criminologa e la sua squadra riusciranno a concludere qualcosa di concreto, anche in seguito alle prime indagini da parte della commissione parlamentare.