Roberta Bruzzone, intervenuta nella puntata di venerdì 7 ottobre 2022 de “La Vita in Diretta” sul caso Silvia Cipriani, ha voluto fornire il proprio punto di vista sull’evoluzione delle indagini. Un vero giallo avvolge la scomparsa dell’ex postina di Rieti (77 anni), ma, secondo la criminologa, “se insistono sugli accertamenti, sui sopralluoghi nella casa, ritengono fondata l’ipotesi di omicidio. È chiaro che c’è tutta una serie di ipotesi da vagliare e non è trascurabile che quel giorno sia stato anticipato l’appuntamento che Silvia aveva. Credo che qualcuno fosse convinto di avere un margine temporale più ampio, ma il cambio di appuntamento l’ha fatta tornare a casa in anticipo e lì sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe determinato la tragica fine della donna. Sarà presumibilmente disposta una consulenza sulle ossa per stabilire un’ipotesi di morte più verosimile possibile”.
Di certo, a giudizio di Roberta Bruzzone, “qualcuno doveva sapere che quell’appuntamento era fissato per un altro orario. Chi poteva essere certo che quel giorno a quell’ora non ci sarebbe stato sicuramente nessuno in casa, così da poter agire indisturbato?”.
ROBERTA BRUZZONE: “IL PROBLEMA NON È CIÒ CHE SILVIA CIPRIANI POSSEDEVA…”
Nel prosieguo de “La Vita in Diretta”, Roberta Bruzzone si è posta un interrogativo, condiviso con il conduttore Alberto Matano: “Perché prendersela col cugino Francesco? Non mi pare abbia puntato il dito contro qualcuno in particolare. Può anche sbagliarsi, ha solo espresso una convinzione diversa da quella degli altri parenti”.
Il problema, ha quindi concluso in diretta televisiva su Rai Uno Roberta Bruzzone, “non è ciò che Silvia Cipriani realmente possedesse, ma quello che qualcuno pensava possedesse. Non è un problema cosa sappiano i nipoti, ma va capito se qualcuno si fosse convinto che questa donna potesse avere una somma in contanti da parte e, sorpreso all’interno della sua abitazione, abbia deciso di uccidere la povera Silvia”.