Durissimo attacco di Bryan Adams contro il Coronavirus e, più nello specifico, contro chi avrebbe permesso che il Covid-19 si diffondesse nel mondo generando una pandemia che ha costretto i governi al lockdown di qualunque attività non necessaria. Ivi compresi gli spettacoli: anche il cantautore dell’Ontario dunque si è visto costretto a interrompere i suoi concerti, e allora si è rivolto a Instagram come già tanti colleghi stanno facendo. Lo ha annunciato nella serata italiana di ieri, scrivendo che “eseguirò un frammento di ciascun album che avremmo dovuto suonare nei prossimi giorni”: infatti, come ha ricordato, Bryan Adams avrebbe dovuto effettuare una serie di serate alla Royal Albert Hall, ma a causa del Coronavirus e delle misure restrittive ancora in atto si è visto costretto a interrompere tutto. Senza perdersi d’animo, ha dunque scelto la via dei social network per rimanere comunque vicino al suo pubblico.
BRYAN ADAMS: “F*TUTI MANGIATORI DI PIPISTRELLI”
Bryan Adams ha però corredato il suo messaggio con altre parole: le riportiamo integralmente traducendole dall’inglese. Il cantautore canadese ha infatti detto che “grazie a qualche f*tuto mangiatore di pipistrelli, venditore ambulante di animali, avido bast*rdo creatore di virus, l’intero mondo è paralizzato, per non parlare delle migliaia di persone che hanno sofferto o sono morte a causa di questo virus”. Dunque, nemmeno troppo indirettamente Bryan Adams ha dichiarato quale sia la sua idea sull’origine del Coronavirus e di come si è diffuso nel mondo; ha poi aggiunto che “il mio messaggio per loro, a parte ‘fot*amente grazie’ è di diventare vegani”. Poi il cantautore ha aggiunto anche delle parole rivolte ai fan, dicendo di aver comunque goduto della compagnia della famiglia durante la quarantena ma che a mancargli è l’altra famiglia: “la mia band, il mio staff e i mei fan”.
Dicendo a tutti di prendersi cura di se stessi, e nella speranza di rivedersi presto, Bryan Adams ha lasciato con il primo di questi video: uno spezzone di Cut like a knife e, visto il post, non poteva che essere questa la canzone scelta per lanciare la sua iniziativa. Il brano è il secondo singolo estratto dall’omonimo album, il terzo del canadese e pubblicato nel 1983. Al di fuori del Nord America il successo del lavoro non è stato certo enorme, ma un anno dopo sarebbe arrivato Reckless: quell’album, vendendo 12 milioni di copie, avrebbe permesso di rivalutare in qualche modo anche le precedenti fatiche del cantautore canadese, e ora noi restiamo in attesa di scoprire con quali altre canzoni deciderà di deliziare i suoi fan in questi giorni.