«Mi piace la musica lirica perché ha sempre concretizzato il malessere che avevo dentro. Amplifica le mie emozioni»: così ha esordito Bryan Ceotto ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il giovane trans ha raccontato il suo percorso, iniziato già alle scuole elementari: «Capivo di star facendo parte di un gruppo non corretto per me, sentivo di dover esternare quello che sentivo ma non sapevo come farlo, perché non riuscivo a capire cosa stessi provando».
«Alle scuole medie i corpi degli adolescenti iniziano a cambiare, io sentivo di desiderare il corpo dei ragazzi. Ho avuto un tormento allucinante e ho scoperto la disforia di genere navigando su internet», ha proseguito Bryan Ceotto: «Ho fatto un coming out social e ho iniziato un percorso di identità: mi sono fatto chiamare Bryan, un nome che mi rappresenta. I miei compagni l’avevano sempre saputo, aspettavano che lo dicessi io». Il giovane non ha subito atti di bullismo, ma non sono mancati i momenti difficili: «Ci sono state delle frasi inappropriate della società. Non si valutava più la mia personalità, ma la condizione di trans. Questa cosa mi pesava tantissimo, sono diventato un’etichetta per molto tempo». (Aggiornamento di MB)
Bryan Ceotto, chi è il giovane transgender?
Bryan Ceotto, 22 anni, di Conegliano (Tv), studia Lettere alla Statale di Milano e sui social racconta il suo percorso di transizione: prima di essere Bryan era Daphne. Fin da piccolo si sente a disagio in quel corpo femminile, ma non ne parla con nessuno per la paura dell’opinione degli altri: “Alle elementari avevo capito che non mi riconoscevo nei gruppi sociali “bimbo e bimba”. Alle medie, vedendo i corpi cambiare, mi sono terrorizzato. Ho scoperto in quel momento la disforia di genere. Però mi comportavo a forza da ragazzina, disprezzavo la transessualità e non accettavo di sentirmi diverso”, ha raccontato a La Stampa. Poi in terza superiore con un tema sulla musica lirica è avvenuta la svolta: “Ero un fiume in piena e ho steso su carta ciò che sentivo. Il prof mi ha preso da parte, mi ha ascoltato e aiutato a trovare il coraggio di dire tutto ai miei compagni”.
Bryan Ceotto: le tappe della sua transizione
Bryan Ceotto poi ne ha parlato con i suoi genitori, che vivono separati: “Mamma mi ha accolto a braccia aperte. Papà, invece, temeva tutto: la cura ormonale, il bullismo, che qualcuno mi picchiasse sotto casa. Ma ha rispettato la mia scelta, ne sono felice”. Così a dicembre 2020 Bryan ha iniziato il suo percorso di transizione, con le sedute dalla psicologo. Il 12 giugno 2021 ha iniziato la terapia ormonale con iniezioni di testosterone: “Oggi sono sei mesi di testosterone. Sei mesi di rinascita, sei mesi di pazzia in cui ho finalmente concepito il significato dell’amore verso la vita. Sono sei mesi che l’anima mi sorride, gli occhi cercano il sole e i pensieri sanno di libertà… Sono sei mesi che sono, ho cessato di esistere come frutto della sopravvivenza e ho imparato a vivere in virtù della vita”, ha scritto su Instagram lo scorso dicembre. Per il momento Bryan non si è sottoposto a operazioni chirurgiche – mastectomia e falloplastica – in attesa del riconoscimento legale della sua identità (per lo Stato è ancora una donna).