Comincia lunedì il collocamento del nuovo titolo di Stato BTP Futura 100% retail, pensato per finanziare gli interventi per il rilancio economico post-Covid. Lo annuncia il Ministero dell’Economia e delle Finanze, spiegando che partirà il 6 luglio e durerà fino a venerdì 10. Inoltre, precisa che avrà tassi cedolari minimi garantiti e pari a 1,15 dal primo al quarto anno, 1,30 dal quinto al settimo e 1,45 per cento dall’ottavo al decimo anno. Da via XX Settembre fanno sapere che i tassi cedolari definitivi saranno annunciato al termine del collocamento, ma comunque non potranno essere inferiori ai minimi garantiti. BTP Futura avrà cedole nominali semestrali che sono calcolate sulla base di tassi prefissati e che crescono nel tempo. Il nuovo titolo di Stato ha una scadenza di 10 anni e prevede un premio fedeltà pari all’1% del capitale investito che può salire fino al 3 per cento dell’ammontare sottoscritto, sulla base della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale italiano registrato dall’Istat nel periodo di vita del titolo.
BTP FUTURA PER FINANZIARE MISURE POST COVID
Il cosiddetto premio fedeltà è riservato a coloro che acquistano il titolo di Stato BTP Futura all’emissione e lo detengono fino alla scadenza. Non sono previste commissioni da applicare a colui che lo sottoscrive per acquisti nei giorni di collocamento, ma sul rendimento del titolo si continuerà ad applicare la tradizionale tassazione agevolata pari al 12,5 per cento. Prevista anche l’esenzione delle imposte di successione come vale per gli altri Buoni del Tesoro Pluriennali. Il Mef precisa che si può acquistare BTP Futura in banca, presso l’ufficio postale, ma anche online attraverso l’home-banking. Ma sono disponibili anche nuove modalità di prenotazione offerte dagli istituti bancari, tenendo conto della particolare situazione determinata dalle misure di contenimento di questi mesi a causa dell’emergenza coronavirus. «I proventi del BTP Futura saranno interamente destinati a finanziarie le diverse misure previste post Covid19 per il sostegno al reddito e la tutela del lavoro, il rafforzamento del sistema sanitario nazionale ed il sostegno a famiglie e imprese italiane», fa sapere il Ministero dell’Economia e delle Finanze.