Come già preannunciato da ilSussidiario, lunedì 7 marzo il BTP Italia avrebbe reso un rendimento del 7 – 8%: il risultato delle vendite delle cedole era dunque prevedibile e infatti sono stati incassati 3,64 miliardi di contratti già dal primo esordio.

BTP Italia da record: 132.334 contratti stipulati

L’edizione 19 del bond governativo i cui rendimenti sono stati sicuramente potenziati sulla base dell’indicidizzazione inflazionistica hanno generato 132.334 contratti. La cifra è da record se, come ricorda Il Sole 24 Ore, si tratta di una cifra più alta di sempre per il primo giorno: per quanto concerne il numero di contratti, mentre la totalità del denaro raccolto per la sottoscrizione è il più alto di sempre per il primo giorno di avvio.



Complessivamente rispetto agli 11 anni del BTP Italia la platea si è allargata del 28,4% rispetto al novembre 2022 e del 49,4% rispetto alla prima collocazione del 2022. Il valore medio dei contratti è di 27.486 euro contro i 30.889 della volta scorsa.

BTP Italia da record: il governo mira ad espandere l’acquisto dei titoli

Il governo ha indicato negli ultimi mesi l’obiettivo di far tornare sui titoli di Stato degli italiani che fino ad oggi detengono solo il 9% del debito pubblico mentre l’obiettivo è quello di portarli almeno al 16%. Così come è sostenuto dal sottosegretario all’economia Federico Freni.



E dunque l’inizio da record della cedola numero 19, testimonia il fatto che il governo potrà raggiungere una platea molto più vasta di sottoscrittori. Naturalmente gli italiani sono attratti dagli investimenti in BTP Italia anche perché l’inflazione ha fatto evaporare nell’ultimo anno 1200 miliardi di euro depositati sui conti correnti.

Il rendimento è dell’uno o del 2% su base annua mentre la remunerazione si completa poi con il premio fedeltà dell’8 per mille. In questo modo l’inflazione potrà garantire un rendimento lordo anno che parte dal 7 o dall’8%, per poi passare progressivamente al 6%, nel corso della vita del titolo che è di 5 anni.