La luna di miele potrebbe essere terminata. Almeno per ora. Il rapporto tra risparmiatori italiani e lo Stato potrebbe subire un fisiologico intoppo, una classica pausa di riflessione che, però, questa volta rivedrebbe un suo naturale rifiorire in altri momenti. Un rapporto che si è spesso caratterizzato da quel contrapposto sentimento di amore e odio che, nel corso degli ultimi mesi, ha vissuto bellissimi istanti di sana complicità.



Guardando a questo, al recente passato, ammettiamo di aver vissuto (lo ricordiamo ancora) una situazione appagante conclusa con il miglior auspicio di potersi ripetere spesso, ma, che, purtroppo, non ha avuto il suo tanto atteso e sperato seguito. Ieri, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato al pubblico dei piccoli risparmiatori italiani (cosiddetti retail) i tassi minimi garantiti relativi alla seconda emissione del Btp Valore ovvero il neonato titolo di Stato con scadenza a cinque anni e portatore (per la prima volta) di cedole nominali pagate trimestralmente.



Questa emissione, la seconda riconducibile alla denominazione “Valore”, avverrà a partire da lunedì e si concluderà (salvo chiusura anticipata) al termine della prossima settimana alle ore 13 di venerdì. I sottoscrittori, nel corso del prossimo quinquennio (durata dell’investimento), godranno – salvo eventuale revisione (solo al rialzo) – degli attuali tassi stabiliti ossia di un rendimento così distribuito: per i primi tre anni una cedola del 4,10%, mentre, per i restanti due, un tasso del 4,50%. Oltre a questa remunerazione, è previsto un extra premio di fedeltà dello 0,50% del capitale investito per tutti coloro che manterranno l’investimento fino a scadenza. L’intero collocamento (con prezzo uguale a 100) non prevede un tetto massimo alle richieste e, pertanto, sarà assicurata la «completa soddisfazione degli ordini». Immutata la size dell’investimento minimo pari a 1.000 euro così come la «consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione su cedole e premio fedeltà».



Considerando l’intera struttura complessiva dei rendimenti previsti (singole cedole e premio fedeltà), il nuovo Btp Valore remunera l’investitore attraverso un ammontare medio annuo lordo pari al 4,36% che, senza nulla togliere, vede una sua collocazione in prossimità del 4,41% riconosciuto giovedì al termine dell’asta del Btp con scadenza 1 febbraio 2029. Per quest’ultimo, è opportuno riportare come la duration complessiva sia lievemente diversa rispetto all’emissione “Valore”, infatti, pur trattandosi di un titolo a 5 anni si possono contare, però, un maggior numero di mesi rispetto ai tradizionali sessanta.

Tralasciando questa imperfezione temporale in sede comparativa e, invece, osservando l’attuale curva dei rendimenti a parità di durata e tipologia di strumento finanziario, si può riscontrare un perfetto posizionamento sull’effettivo YTM (yield to maturity) quotato. Sostanzialmente: la nuova emissione di Btp Valore non rende né più, né meno di quanto già presente sul mercato domestico. Le differenze, fatto salvo l’aspetto commissionale in caso di compravendita del titolo, sono verosimilmente impercettibili se contestualizzate alla denominazione “Valore” che, essendo caratteristica e sinonimo di distinzione rispetto ad altre “ordinarie” emissioni, oggi, però, appare opaco agli occhi di chi guarda.

In ordine a questo collocamento possiamo, pertanto, considerare l’intera operazione come una sorta di nulla di fatto rispetto alla tipologia e, soprattutto, alla precedente emissione. A distanza di alcuni mesi, quell’effettivo “Valore” si è eroso a cause non attribuibili né al Governo, né allo Stato italiano.

La conclusione che possiamo trarre da questo ritorno alla normalità è strettamente riconducibile all’effetto di quel citato «macigno degli interessi sul debito tolti alla manovra». L’esistenza di quella “penale” in capo allo Stato italiano inizia a farsi sentire e, possiamo esserne certi, non sarà la prima e neppure l’ultima che dovremo commentare nei prossimi mesi. L’autunno è iniziato.

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