Il massacro di Bucha è al centro di una “guerra mediatica” tra russi e ucraini. Se questi ultimi parlano di crimini di guerra e genocidio, i russi invece parlando una messinscena, come confermato anche dal ministro degli esteri russo Lavrov. Come riporta la Reuters, l’esercito americano non è in grado di confermare i resoconti ucraini rispetto alle atrocità di Bucha ma allo stesso tempo ha affermato di non poter smentire. “Stiamo vedendo le vostre stesse immagini. Non abbiamo alcun motivo per confutare le affermazioni ucraine su queste atrocità. Siamo chiaramente, profondamente, profondamente preoccupanti” ha detto un funzionario del Pentagono, continuando: “Non possiamo confermarlo in modo indipendente ma non siamo nemmeno nella posizione di confutare tali affermazioni”. (agg. Josephine Carinci)
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Bucha, Lavrov annuncia una conferenza stampa
Attorno al massacro a Bucha si consuma il nuovo scontro a distanza tra l’Occidente e la Russia. Se l’Ucraina parla di genocidio tramite il suo presidente Volodymyr Zelensky, i russi non solo respingono le accuse, ma le rivolgono al mittente: si tratterebbe di una messinscena creata ad hoc. A tal proposito, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha annunciato che nelle prossime ore si terrà a New York una conferenza stampa in cui verranno presentate le prove che dimostrano la veridicità della tesi russa. Quanto accaduto a Bucha e i video circolati sono diventati intanto un caso sui social, dove c’è chi si allinea con la posizione dei russi, mentre altri smentiscono quanti affermano che i morti non siano realmente deceduti, facendo riferimento a presunti movimenti. Dubbi, ad esempio, che un’inchiesta internazionale potrebbe risolvere.
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Ucraina: massacro di Bucha, la versione russa
Infatti, in un
comunicato della Ria Novosti, agenzia di stampa russa, si riportano le dichiarazioni di un presunto funzionario americano secondo cui il Pentagono non è supportato da “
fonti indipendenti” riguardo il
massacro a Bucha. Questa informazione poi è stata corredata dalla dichiarazione del dipartimento militare russo, secondo cui le forze armate di Mosca avrebbero lasciato la città di Bucha il 30 marzo scorso. Di conseguenza i russi non avrebbero bloccato a nord le uscite dalla periferia come dichiarato. La narrativa moscovita si completa infine con una ricostruzione dei fatti di Bucha secondo cui il massacro (mai smentito da parte russa, ndr) sarebbe da attribuirsi ad un
fraintendimento militare: gli ucraini avrebbero aperto una inconsapevole battaglia operata dalle stesse milizie ucraine che avrebbero utilizzato artiglieria di grosso calibro, carri armati e sistemi a razzo e a lancio multiplo. Avrebbero usato queste armi credendo che vi fosse ancora la presenza russa.
A ciò si aggiunge il dibattito sul web riguardo il servizio sui morti disposti lungo il ciglio della strada, in fuga da Bucha, periferia a 10 km da Kiev. Il video, pubblicato su tutte le tv del mondo, sarebbe stato registrato da alcuni legali così come dichiarato dall’avvocato Ilya Novikov, e riportato dalla tv ucraina, Ecpreco TV. Il fondatore di questo giornale ucraino, che ha anche un canale televisivo, è Vitaly Portnikov, classe 1967, laureato in giornalismo nel 1990. Prima di approdare al giacobinismo ucraino nel 2014 con l’organizzazione della famosissima manifestazione Euromaidan, aveva lavorato per moltissimi giornali ucraini come Molod Ucrayiny. Insomma, un giornale dichiaratamente anti-russo. Nella giornata di oggi Ecpreco TV ha pubblicato una denuncia, in cui dichiara che qualcuno ha tentato di offuscare la rete televisiva con un attacco informatico e, con una lettera aperta al presidente Zelensky, rassicura il governo di Kiev che “la linea del giornale è assolutamente filo-ucraina così come ogni persona che scrive all’interno“.
Ucraina: il particolare del video in slow motion a Bucha
Ciò in quanto il popolo del web ha in sostanza fatto circolare il video in slow motion tratto dal giornale ucraino. I corpi esanimi, disposti sul ciglio della strada si arricchiscono di nuovi particolari: benché esanimi infatti, questi corpi prendono vita. Il primo porta la mano sinistra dietro la schiena, come a fingere di essere legato, il secondo invece resta immobile al passaggio dell’auto da cui partono le riprese degli avvocati (veri o presunti) che hanno fatto questo filmato e, al passaggio dell’auto, nello specchietto si vedrebbe quello stesso corpo rialzarsi.
Abbiamo cercato di ricostruire la storia di questo interessante video in slow motion per capire se ci sono state delle forzature e delle manipolazioni. Il video è originale ed è attualmente visibile sul canale
YouTube di Ecpreco TV che lo ha riprodotto senza accorgersi del particolare. Al 16.10 si vede esattamente quel particolare. Un’attenzione maggiore è stata necessaria perché le persone che hanno fatto circolare su Facebook questa manipolazione in
slow motion, lo hanno tratto dal canale filo-russo
IntelSlava su Telegram, che giornalmente commenta azioni militari ed è teoricamente gestito da militari russi autorizzati dal Cremlino. Il servizio della giornalista di Ecpreco è comunque di aperta condanna alla strage di Bucha, operata a suo dire per mano russa, e girata da avvocati intenzionati ad attribuire e crimini di guerra a militari russi.
Allora, è una fake news della propaganda russa o una messinscena dell’Ucraina? Un’inchiesta indipendente internazionale potrebbe fare definitiva chiarezza. A fare da sfondo intanto a questa campagna di condanna per crimini di guerra la battaglia legale tra Kiev e Mosca per stabilire chi è quanto debba pagare i danni nelle regioni interessate dal conflitto che, secondo le ultime stime (ancora provvisorie) ammonterebbero a
565 miliardi di dollari.
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