Una straordinaria scoperta, nel contempo misteriosa, sta tenendo occupati in questi giorni gli astronomi e gli astrofisici di tutto il mondo: un buco nero dormiente molto vicino alla terra. A portarlo alla luce è stato il team guidato dall’astrofisico Kareem El-Badry, ricercatore presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics negli Stati Uniti, studio poi pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Nello stesso viene spiegato come il nuovo fenomeno emerso abbia una massa che è dieci volte superiore a quella del Sole, ed è posizionato a circa 1.600 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione di Ofiuco.



Il suo nome è Gaia BH1, visto che il suo scopritore, El-Badry, l’ha visto per la prima volta grazie alla navicella GAIA dell’Agenzia spaziale europea (ESA), che traccia in maniera precisa il movimento delle stelle della Via Lattea. Analizzando i dati della stessa navicella i ricercatori hanno scoperto che una delle stelle tracciate orbitava attorno al buco nero e presentava delle irregolarità, in quanto il suo moto era alterato da una “forza invisibile”.



BUCO NERO DORMIENTE VICINO ALLA TERRA: MOLTI I PUNTI DI DOMANDA

In seguito è stato utilizzato il telescopio Gemini North in cima al Mauna Kea alle Hawaii, esaminando velocità e oscillazioni: «Le nostre osservazioni di follow-up su Gemini – si legge nello studio – hanno confermato al di là di ogni ragionevole dubbio che il sistema costituito dal buco nero e dalla stella che gli orbita intorno (ossia un «sistema stellare binario») contiene una stella normale e almeno un buco nero inattivo. Non siamo riusciti a trovare uno scenario astrofisico e degli elementi plausibili che possano spiegare (l’oscillazione) dell’orbita osservata del sistema a meno che non coinvolga almeno un buco nero».



Ovviamente il mistero è stato svelato solo in parte, a cominciare dal capire come mai la stella che implodendo ha dato vita a questo buco nero, abbia una massa 25 volte superiore a quella del sole; in poche parole questa stella sembrerebbe “normale” nonostante non dovrebbe affatto esserlo, visto che un buco nero è noto per risucchiare tutto ciò che lo circonda. Tanti quesiti che si spera possano trovare delle risposte in futuro prossimo.