Sappiamo che un buco nero dovrebbe inghiottire la luce, ma gli scienziati ritengono di averne scoperto uno con un comportamento decisamente anomalo, almeno secondo le nostre conoscenze. Il buco nero supermassiccio scoperto dagli scienziati sta infatti lasciando dietro di sé una scia di stelle neonate dall’incredibile estensione di 200.000 anni luce nello spazio.



Questa scoperta è stata pubblicata su The Astrophysical Journal Letters e riguarda un buco nero supermassiccio che si sta allontanando dalla sua galassia d’origine a una velocità di 4 milioni di miglia orarie, così rapidamente da non divorare né la luce né le stelle che incontra sul suo cammino. Anzi, farebbe proprio il contrario, perché grazie al telescopio spaziale Hubble della NASA gli astronomi hanno osservato che il suo movimento favorisce la formazione di nuove stelle. Un’ipotesi di questo incredibile comportamento è stata avanzata da Pieter van Dokkum, professore di astronomia all’Università di Yale: “pensiamo di vedere una scia dietro il buco nero, dove il gas si raffredda ed è in grado di formare stelle. Quindi, stiamo osservando la formazione di stelle dietro al buco nero“. In sostanza, “come la scia dietro una nave, stiamo vedendo la scia dietro il buco nero“.



Buco nero lascia una scia di stelle, l’ipotesi degli astronomi: “gas subisce uno shock e…”

Al momento gli astronomi non hanno ancora compreso il meccanismo che ha reso possibile la formazione di stelle neonate nella scia lasciata da un buco nero supermassiccio. “Il gas che lo precede subisce uno shock a causa dell’impatto supersonico, ad altissima velocità, del buco nero che si muove attraverso il gas. Come funzioni esattamente non lo sappiamo” ha infatti precisato van Dokkum nello studio. I ricercatori hanno effettuato una spettroscopia di follow-up con gli Osservatori W. M. Keck alle Hawaii, descrivendo la scia stellare come “sorprendente, molto, molto luminosa e molto insolita“.



Al momento, gli scienziati hanno concluso che la formazione di stelle neonate è la conseguenza dello spostamento rapidissimo del buco nero attraverso l’alone di gas che circonda la galassia ospite. Si ritiene che il movimento così veloce di questo corpo celeste sia il risultato di una collisione tra buchi neri supermassicci, a sua volta derivato dalla fusione di due galassie, avvenuta presumibilmente 50 milioni di anni fa. In questo modo, due buchi neri supermassicci potrebbero aver formato un buco nero binario, mentre il terzo – originario forse di una terza galassia – potrebbe essere stato “cacciato” dalla galassia ospite a causa di una conformazione molto instabile.