Il programma di Rai Uno, Storie Italiane, ha voluto ricordare e omaggiare il grande Bud Spencer, compianto attore scomparso a giugno di tre anni fa. In studio presente il figlio Giuseppe Pedersoli nonché i nipoti Carlo e Alessandro, mentre in collegamento in diretta vi è l’altra figlia del mitico Bud, Cristiana. “E’ stato un nonno che è stato il cardine della famiglia – ricorda Alessandro – una figura molto paterna che ha trasmesso anche ai nipoti. Era sempre una ragione per stare insieme, c’erano varie occasioni in cui lui era sempre presente, come quando arrivavamo all’aeroporto, o al suo compleanno, univa sempre tutta la famiglia a casa de nonni”. Carlo conferma: “C’era questa cosa di riunirsi sempre a tavola, si parlava spesso e volentieri dei ricordi, dello sport…”. Prende poi la parola Cristiana, la figlia: “Papà amava stare a tavola, e aveva messo una regola che chi si alzava da tavola perdeva ciò che aveva nel piatto perché se lo mangiava lui, era un rito che bisognava rispettare”.
I NIPOTI E I FIGLI DI BUD SPENCER A STORIE ITALIANE
“Papà era molto orgoglioso di quello che aveva creato, sia come figli che come nipoti – prosegue la figlia – A me chiava CriCri”. Tocca quindi a Giuseppe: “Non era una persona normale Bud, aveva caratteristiche e qualità superiori alla norma, emanava un’energia sempre positiva, ottimista, non rimaneva mai sulle cose negative della vita. Non ha mai avuto sentimenti negativi, mai sentito dire una parolaccia, mamma lo avrebbe messo all’angolo”. In studio c’è anche Sandra Milo: “Ho conosciuto Bud da giovanissima in una discoteca di Roma: abbiamo ballato insieme ma non l’ho frequentato. Era un ragazzo meraviglioso che poi ha sposato una donna minuta, ed è stato un amore bellissimo durato tutta la vita”. Riprende la parola Cristiana: “Era un uomo pieno di energie, inarrestabile, pieno di idee”. Immancabile il ricordo della coppia Bud Spencer, Terence Hill: “Era un’amicizia vera – ricordono i nipoti – non c’era bisogno di dirsi sempre quanto si volevano bene ma era un rapporto sincero”.