Occhio alle fake news sulla Maturità 2023: le bufale più riccorrenti
L’arrivo della Maturità 2023 da domani con la Prima Prova coincide perfettamente con l’aumento esponenziale delle bufale in rete. Ogni anno gli studenti alle prese con l’Esame di Stato devono fare i conti con decine di fake news legate all’importante appuntamento scolastico, un crocevia temuto e agognato. Le castronerie riguardano tutti gli aspetti dell’esame: da quelle sulla Prima Prova a quelle sul comportamento dei professori, passando per gli hacker e i presunti strumenti iper-tecnologici.
Non si tratta soltanto di una teoria non confermata, ma di una vera e propria tendenza certificata dai numeri. Il recente monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato parla chiaro: 1 su 6 crede di poter trovare su internet le tracce delle prove d’esame, mentre 1 su 5 è convinto che la Polizia controlli i telefonini degli studenti per scoprire chi sta copiando. L’opinione è naturalmente falsa, perché il controllo della rete non avviene con queste modalità.
Bufale Maturità 2023: le solite leggende metropolitane
Le leggende metropolitane si sono moltiplicate con il passare degli anni e sempre più studenti abboccano, traditi dalla paura e dall’agitazione per la Maturità. Le percentuali sono tutt’altro che confortanti: il 42 per cento teme di poter essere “perquisito” dai professori di commissione, mentre il 19 per cento del campione preso in considerazione dal monitoraggio crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet.
Altro dato che fa riflettere è legato all’8 per cento di studenti che si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari. La maggior parte di queste bufale circola grazie ai social network, con le classiche catene sviluppate su Whatsapp e con le indiscrezioni che rimbalzano da Twitter a Facebook, passando per Instagram. Ma il più delle volte si tratta di una semplice fake news o al massimo di un articolo click-bait.