In principio fu la cannabis light e con essa la politica si è “spaccata” ancora una volta tra opposizione e Governo: dopo lo stralcio della Presidenza del Senato della norma in Manovra 2020 dove si aumentava il livello di Thc legale nella cannabis light, il M5s si è ribellato attaccando la Casellati di aver fatto seguito “pressione politica” del Centrodestra a guida Salvini e Meloni. Su questo si è incentrato l’intervento di Stefano Buffagni (viceministro M5s del Mise) a “Un giorno da Pecora” dove, tra un tono scherzoso e l’altro canzonatorio, il parlamentare grillino ha lanciato un durissimo attacco all’opposizione: «Sfido Salvini e tutto il Parlamento. Leggo che oggi le opposizioni, Lega & co, hanno avuto reazioni scomposte sul tema della cannabis light. Io credo che mettere delle regole chiare sulla vendita di cannabis light possa solo fare bene a un settore che potenzialmente puo’ creare tantissimi posti di lavoro e togliere mercato alle mafie! Ma visto che Salvini e Meloni fanno i puritani sfido loro e tutti i parlamentari a fare il test anti-droga, non solo sulla cannabis light. Così vediamo se si parla seriamente o è solo propaganda elettorale», così aveva già spiegato Buffagni su Facebook prima della trasmissione su Rai Radio1 di ieri pomeriggio.



BUFFAGNI ATTACCA L’OPPOSIZIONE

La polemica si innalza sul test anti-droga ai parlamentari del Centrodestra e quindi Lauro-Cucciari incalzano il viceministro M5s per capire meglio in cosa sussiste la sua proposta-provocazione: «Visto che si sta creando un problema grosso come una casa sulla cannabis light e si parla di stato spacciatore, siccome storicamente c’è sempre la percezione o l’idea che qualche parlamentare faccia uso di sostanze anche un po’ più dannose per la salute, credo sia utile fare un po’ di test e renderli pubblici». Viene chiesto poi a Buffagni se abbia dubbi o sospetti su qualche parlamentare nello specifico, «Dubbi? Sicuramente… Sospetti? Non mi permetto… Non sono esperto del settore, sono disponibile a qualsiasi test, l’importante è che si verifichino anche droghe più pesanti. Cocaina? Di certo sì..». Ma il problema più “grave” è quando Buffagni lancia la sua “fatwa” sui due leader di Centrodestra: «perché partirei da loro per il test anti-droga? Sono le forze di opposizione più dure, credo sia fondamentale si parta da loro visto che hanno fatto uno show sulla norma relativa alla cannabis light. Mi sembra doveroso ci mettano la faccia, e il test, per primi». Per Buffagni è doveroso che chi fa il parlamentare sia lucido e «non si faccia prendere da qualche abbaglio. Quando si può fare il test? Quando i nostro colleghi sono disponibili. A gennaio sarebbe carino, ma sono convinto che il tema finirà sotto traccia, diciamo così… Vediamo chi si rende disponibile. Qualcuno avrebbe difficoltà col test del capello, bisogna lavorare anche su quello… ».



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