LA “PARATA A VUOTO” DI BUFFON: “MI SONO COMPRATO IL DIPLOMA”
«Mi sono comprato il diploma ma oggi non lo rifarei»: Gigi Buffon confessa qualcosa che mai prima d’ora aveva raccontato ad anima viva, con il coraggio di prendersi tutte le critiche giuste del caso ma anche scegliendo un momento “innocuo”, a carriera finita e con un ruolo di capo delegazione della Nazionale chiamato a dare l’esempio ai giovani azzurri. In occasione della manifestazione “Campioni sotto le stelle” a Biella, il portiere recordman in Nazionale all’età di 46 anni decide di raccontare qualcosa del suo passato di cui non propriamente fiero: e così dopo quell’infelice uscita mediatica dopo il famoso “gol di Muntari” nel 2012 in Milan-Juventus («anche se l’avessi vista dentro non l’avrei detto all’arbitro») ecco la seconda “parata a vuoto” della sua carriera.
«Di errori ne ho fatti parecchi, soprattutto, soprattutto quando ero giovane. Quello di cui vado meno orgoglioso è di essermi comprato il diploma, non lo rifarei perché c’è una nota di scorrettezza e scorciatoia e io non sono mai stato uno da scorciatoie»: Buffon spiega di aver deciso di raccontarlo per provare a togliersi un peso dalla coscienza, richiamato dal suo ruolo oggi di padre e capo delegazione in azzurro, «Mi piace pensare che la mia imperfezione dia agli altri un’idea di umanità e mi renda vicino alla gente».
GIGI BUFFON SI PENTE 28 ANNI DOPO…
Per l’ex super portiere di Parma, Juventus, Psg e Nazionale, ammettere di essersi comprato a 18 anni il diploma può rappresentare una sorta di “nuovo inizio” nell’ordine di rimettere al centro il tema educativo e formativo dei giovani calciatori che oggi si affacciano al mondo dei professionisti: durante la sua lunga intervista a Biella Gigi Buffon ha raccontato una lunga carriera costernata di successi, errori e rimpianti, attendendo con ansia il primo torneo ufficiale in Nazionale dalla parte della panchina e non più sul campo, gli Europei 2024.
«Ho deciso di smettere nel momento esatto in cui a Cagliari nello spareggio con il Parma per la seconda volta in un anno e mezzo avevo sentito stirarsi il polpaccio», ha raccontato ancora Buffon durante la manifestazione in Piemonte. 28 anni dopo si pente per il diploma, un atto sicuramente di coraggio in era social dove anche per molto meno si è presi di mira sulle piattaforme, specie se gente famosa con il portiere ex azzurro; ma un atto anche meno “impattante” visto che per l’appunto da poco è giunto il ritiro dal calcio giocato, con un ruolo ora non più di primissima fila e con le polemiche che potrebbero ben presto passare “sotto oblio”. Resta il monito lanciato ai giovani e alle famiglie di oggi: le scorciatoie prima o poi vengono “scoperte” e in termini educativi, la “figura” mostrata non sempre è delle migliori.