“E invece sì” è il brano che segna il ritorno di Bugo al Festival di Sanremo dopo il clamoroso accaduto di un anno fa con Morgan. E proprio l’ex leader dei Bluvertigo è tra i più citati sul web in questi minuti, complice l’esibizione a dir poco flop del cantante: poca voce, tante sbavature e passione sotto lo zero.
Questa una carrellata di commenti dopo l’esibizione: «Bugo carissimo, era meglio se c’era qualcuno che ti interrompeva la canzone e che non ti faceva cantare», «Non dico che Bugo abbia cantato male, dico solo che in questi mesi, dai balconi, abbiamo sentito di meglio», «Bugo dovevi rimanere personaggio trash, saresti stato ricordato da eroe. Eri come l’oro, ora sei come loro». (Aggiornamento di MB)
Bugo la seconda occasione a Sanremo 2021 scacciare il “fantasma” di Morgan…
Bugo, al secolo Cristian Bugatti, è uno dei cantanti in gara al Festival di Sanremo 2021 con il brano “E invece sì“. Ai microfoni di Tv Sorrisi e Canzoni, Bugo ha detto di essere molto contento che un suo brano sia stato di nuovo accettato: “Spero che colga nel segno, che la gente ci si ritrovi. Per me è importante trovare un collegamento empatico con gli altri“, ha anticipato parlando della canzone in gara. Nel bene e nel male, Bugo è diventato famoso per la “sceneggiata” allo scorso Festival di Sanremo con Morgan, in cui concorrevano in coppia con il brano “Sincero” ha fatto la storia della televisione. Esattamente quando, per motivi rimasti mai del tutto chiariti, Morgan durante la seconda esibizione ha cominciato a cantare una versione dal testo differente all’originale in cui insultava pesantemente il compagno. Bugo a quel punto ha lasciato il palco e l’esibizione è stata interrotta e entrambi squalificati. In seguito commenterà l’episodio: “Fare pace con lui? Mai, mi ha mancato di rispetto profondamente. Non voglio sentir parlare di riappacificazione, né a livello artistico, né personale. S’è comportato male anche dopo il fattaccio, con battute su di me e offese a mia moglie. È sempre stato difficile lavorare con lui, ma stavolta ha esagerato”. La cosa ha uno strascico ancor oggi perché Morgan è stato escluso da questo Sanremo 2021 e Bugo invece ammesso: “Bugo è scappato, Bugo si è trovato in mano il successo piovuto dal cielo. Così come ho dato successo anche ad altri, mica soltanto a Bugo“, ha detto Moergan all’Agi.
Bugo: la carriera e il lavoro
Nato a Milano, ma trasferitosi a Novara con la famiglia da piccolo, Bugo cresce in un ambiente umile ma religioso, cosa che lo influenza parecchio. Si iscrive al Liceo Scientifico ma non è uno studente modello: sulle prime mostra segni di disinteresse e ribellione verso le materie studiate. Alla fine però si appassiona alla letteratura e trova in Rimbaud il suo poeta preferito. Questi sono gli anni in cui si avvicina alla musica: suona la batteria con alcuni suoi amici. Purtroppo però lo studio della musica per Bugo si ferma, quando deve prestare servizio militare. In questo periodo Bugo impara a suonare anche la chitarra e scrive le prime canzoni, tra cui “Faccio il Militare”.
Nel 1994 fonda i Quaxo, una band punk rock che fa una lunga gavetta. Due anni dopo lascia la band, lavora in una fonderia di metalli e continua a scrivere canzoni. Compone una demo in audiocassetta, “Pane, pene, pan”, e arriva al suo primo concerto da solista a Vigevano nel 1998. Bruno Dorella, presente al concerto e personaggio noto nel panorama musicale, gli propone di collaborare con l’etichetta Bar La Muerte. Diventa il suo trampolino di lancio che lo porta anche a esibirsi a“Quelli che il calcio”. Partecipa anche ad altri programmi televisivi: si esibisce infatti anche a Le invasione barbariche di Daria Bignardi. Seguiranno ben nove dischi che ne faranno un protagonista della scena indie. Su Instagram propone puntualmente una playlist delle sue canzoni preferite: “Oggi mentre facevo girare alcuni accordi al pianoforte mi è tornata in mente. “Siamo lontani, si lo so, siamo lontani, ma io ci sto”. Mi è sembrata perfetta per questo periodo, distanti ma uniti, come recita un hashtag che va forte in questi giorni. Chiudete gli occhi e continuate a credere nella forza dei sogni”.