Bugo, il monologo alle Iene

Bugo è ospite della puntata delle Iene in onda martedì 27 febbraio 2024. Il cantautore, nello studio dello show di Italia 1, per la prima volta, parla di come è cambiata la sua vita dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2020 a cui partecipò in coppia con Morgan. La partecipazione al Festival, tuttavia, non si concluse nel migliore dei modi. Bugo e Morgan furono protagonisti di una discussione che portarono anche sul palco del Teatro Ariston.



A distanza di anni da quell’evento, Bugo racconta ai microfoni delle Iene attraverso un monologo, della violenza subita per quella situazione. Da artista, da padre e da figlio, il cantautore non nasconde di aver sofferto per quella situazione e di aver dovuto trovare in se stesso la forza per reagire.

Il testo del monologo di Bugo alle Iene

Negli ultimi anni ho letto alcuni commenti sui social: “Ma chi è sto Bugo?”, “Da dove arriva?”, “Che caz*o vuole Bugo?”. Non mi sono offeso per questo nonostante avessi da anni una mia dignità artistica. Prima del Sanremo 2020, forse, il pubblico più televisivo non sapeva bene chi fossi. E allora? E’ così importante? Quanti ragazzi che ancora non conoscete arrivano a Sanremo? La mia carriera è iniziata nel 2000, ho pubblicato 10 album e 20 anni dopo i miei inizi sono arrivato su quel palco bello carico, bello positivo.



Però non è andata come volevo: una mia canzone è stata distrutta in diretta mondiale, sono stato insultato davanti a milioni di persone e la violenza generata da quell’evento è stata insopportabile, una cosa tremenda, che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia. Sì, perché io sono padre di due figli, sono anche figlio, e, a volte, sono anche una gran testa di caz*o. Nel senso che non sono perfetto. Ma mi piace affrontare le cose positivamente e in questi anni ho cercato di reagire nel modo più empatico possibile, nonostante quasi nessuno mi abbia chiesto: ‘Bugo, ma tu, come stai?’. Immagino sia capitato anche a voi di vivere momenti tremendi, quando sembra che tutto ti metta la testa sotto la sabbia. E’ in quei momenti che devi trovare la tua forza dentro di te, la tua dignità. Quelle che dico sono cose semplici, banali, ma è questo il succo della vita. Perché se riuscirete a farlo, nessuno vi scalfirà più. Soffrirete ancora, ma sarete un po’ più forti. E sarete capaci di ricordarvi che, nonostante tutto, la vita è una gran figata”.