La stagione cinematografica sta entrando nel vivo. Dopo la Mostra di Venezia e i primi successi nelle sale italiane – da Il principe Caspian a Kung Fu Panda, da Hancock ai film italiani Il papà di Giovanna e Pranzo di Ferragosto – presto arriveranno altri titoli ad attirare l’attenzione degli appassionati. Eccone alcuni, in una veloce carrellata. A cominciare da alcuni protagonisti proprio del festival veneziano, almeno tra quelli non ancora usciti. Solo un accenno, perché ne abbiamo parlato di recente: se il bellissimo film di guerra The Hurt Locker di Kathryn Bigelow si potrà vedere a inizio ottobre, del vincitore The Wrestler (che rilancia Mickey Rourke) non si sa ancora la data di uscita. Altri due film da non perdere tra i veneziani: il teso melodramma The Burning Plain con Charlize Theron e il cartoon giapponese Ponyo on the Clift Sea di Hayao Miyazaki, previsto per Pasqua.

I più attesi
Tra i tanti film in uscita nei prossimi mesi, ce ne sono alcuni da tenere particolarmente d’occhio per diversi motivi. Ne citiamo una decina. Esce finalmente anche da noi il 3 ottobre Mamma mia! (tratto dall’omonimo, fortunato musical) con la bravissima e trascinante Meryl Streep che canta e balla come una ventenne al ritmo delle mitiche canzoni degli Abba. Lo stesso giorno arriva al cinema Miracolo a S. Anna, primo film girato in Italia dal regista americano Spike Lee che racconta il massacro nazista di S.Anna di Stazzema nel 1944 (560 civili trucidati) e le gesta di un gruppo di soldati americani di colore insieme ai partigiani italiani. Sempre a ottobre potremo vedere il nuovo capolavoro dell’animazione Pixar/Disney Wall-E (40 minuti iniziali muti e citazioni dai classici della storia del cinema; ma anche tanto sentimento) e, a fine mese, la commedia francese Giù al Nord (in originale Bienvenue chez les Ch’tis) che ha battuto tutti record al box office transalpino con una comicità semplice e pulita, e il tedesco La banda Baader Meinhof, che rievoca gli anni di piombo in Germania. A novembre vedremo una grande coppia agli ordini di Ridley Scott nel thriller politico Nessuna verità: Russell Crowe, che con Scott ha girato già Il gladiatore e il recente American Gangster, e Leonardo Di Caprio (che pochi mesi dopo in Revolutionary Road ricostituirà la coppia di Titanic, insieme a Kate Winslet); i due lavorarono insieme già una dozzina d’anni fa (Di Caprio era un emergente, Crowe uno sconosciuto) nel western di Sam Raimi Pronti a morire. E se a Natale con The Spirit è atteso il debutto alla regia di Frank Miller, autore di storie cult a fumetti che hanno dato vita ai film Sin City e 300, il nuovo anno presenta subito due film davvero attesissimi: la nuova prova dell’accoppiata Gabriele Muccino (regista) e Will Smith Sette anime, dopo il toccante La ricerca della felicità, e l’epico Australia con Nicole Kidman e Hugh Jackman, che sembra unire le passioni alla Titanic con film del passato come La regina d’Africa su sfondi paesaggistici da urlo. Infine, una pellicola italiana tra tutte: per motivi storici, il film nazionale più atteso è forse Vincere di Marco Bellocchio, che racconta le tragiche vite della prima moglie e del figlio segreto di Benito Mussolini.

Blockbuster Usa e italiani di cassetta
Più velocemente possiamo passare su film altrettanto attesi ma dall’esito più scontato, in quanto blockbuster costruiti a tavolino per avere successo: si tratta spesso di film che fanno parte di filoni già consolidati, da La Mummia 3 che esce tra pochi giorni al canoro per teenager High School Musical 3 (i cui primi due episodi si sono visti in pay tv e dvd), dalla nuova avventura di James Bond in Quantum of Solace (7 novembre) all’animato Madagascar 2 (a Natale), dal comico Una notte al museo 2 ad Angeli e demoni prequel del bolso Codice da Vinci (maggio), da Terminator 4 al rinviato e perciò ancora più atteso sesto episodio del celebre giovane mago, Harry Potter e il principe mezzosangue. Ma ci saranno anche una parodia dei film di guerra con Ben Stiller e Jack Black (Tropic Thunder, a ottobre), una storia d’amore dark per giovanissimi con un vampiro come protagonista (Twilight, a novembre) e lo spin off, Wolverine (maggio), dell’amata serie X-Men.
Puntano a essere di altrettanto, e spesso maggiore, successo una serie di film italiani che difettano di qualità ma puntano su ampi consensi: capofila di questo genere i film comici, di Natale (Natale a Rio de Janeiro, con Christian De Sica, e Il cosmo sul comò con Aldo Giovanni e Giacomo) e non (La fidanzata di papà con Massimo Boldi e Simona Ventura a novembre; Italians di Giovanni Veronesi, con il trio Castellitto-Scamarcio-Verdone a gennaio; Ex di Fausto Brizzi con decine di attori noti tra cui Claudio Bisio e Fabio De Luigi sulle vicende amorose tragicomiche delle coppie che si disfano, a febbraio). Sul fronte del filone “giovanilista”, punta sulla comicità la parodia Ti stramo (che prende in giro i film di Scamarcio e quelli tratti dai libri di Moccia; a novembre), sul sentimento e sulla spinta di celebri canzoni il tenero Questo piccolo grande amore (febbraio) e il più duro Albakiara (ottobre).

Grandi firme
Ma sono alcuni grandi film d’autore quelli da cui ci aspettiamo di più. Una manciata di titoli che potrebbero risultare tra gli imperdibili della nuova stagione. Uno su tutti è Changeling (o The Exchange, a Cannes il titolo cambiò in corsa ma è ancora in dubbio), nuovo capolavoro di Clint Eastwood: storia alla Mystic River ma ambientata negli anni 30, con una Angelina Jolie mai finora così brava. Un altro grande regista è l’inglese Mike Leigh, noto per duri drammi sociali che a Natale farà invece divertire con La felicità porta fortuna (passato a Berlino). Sempre a Natale si vedranno due altri film da cui ci aspettiamo molto: il trionfatore del recente festival di Toronto, Il povero milionario, diretto da Danny Boyle (che esplose dodici anni fa con Trainspotting) in India, in cui un giovane povero tenta la sorte nella versione locale di Chi vuol essere milionario?; e il nuovo film di Gabriele Salvatores Come Dio comanda che, come Io non ho paura, deriva da un romanzo di Niccolò Ammaniti e incarna una dura rappresentazione di un rapporto padre-figlio. Ma facciamo un passo indietro e concludiamo con due film di più vicina visione: per La classe (Palma d’oro a Cannes) e il suo scontro tra un professore dalle migliori intenzioni e un gruppo di studenti maldisposti e ribelli dovrete aspettare pochi giorni (esce il 10 ottobre); per Il matrimonio di Lorna – nuovo capolavoro dei fratelli Dardenne, appena uscito venerdì 19 – dovete solo uscire di casa e cercare il cinema dove lo proiettano. A chi scrive che i due registi belgi fanno sempre lo stesso film non si deve credere: ce ne fossero di registi come loro, che raccontano l’umano con tanta pietas.