Dopo tante pellicole anche per bambini sul rapporto padre-figlio, il film animato Ribelle – The Brave analizza quello tra una madre e una figlia. E lo fa con l’umorismo e anche la sensibilità di cui ci ha abituato la Pixar di John Lasseter, casa di animazione che ha sfornato capolavori in serie in 25 anni di vita e in particolare da quando produsse Toy Story a metà anni ’90: oltre alla trilogia di Toy Story, ricordiamo Alla ricerca di Nemo, Monsters & Co., Ratatouille, Cars, Wall-E, Up. Senza contare i celebri e bellissimi corti che precedono ogni film. Stavolta il tocco è tutto italiano con La luna, esordio alla regia dell’animatore genovese Enrico Casarosa, nominato all’Oscar per questa breve ma poetica opera su un bambino che va in barca di notte con padre e nonno per… Lo scoprirete.



Con Ribelle – The Brave, in uscita il 5 settembre nei cinema italiani e in anteprima gratuita al Meeting di Rimini in lingua originale con i sottotitoli (basta ritirare l’invito in biglietteria spettacoli) si racconta in uno scenario alla Braveheart la storia di Merida, principessa del regno di Scozia dai capelli selvaggi color rosso acceso. Se il padre re Fergus è coraggioso e grossolano quanto si conviene a un re guerriero che perse una gamba combattendo contro un orso, la madre Elinor è elegante e impeccabile. E vorrebbe che diventasse tale anche la giovane Merida, che invece preferisce alle buone maniere regali andare a cavallo e tirare con l’arco (attività in cui è infallibile), in abiti ben più liberi di quelli che le vorrebbe imporre la madre.



E non solo: al matrimonio con il rampollo di uno dei clan alleati, per rafforzare il regno, e quindi alle sue responsabilità predilige la libertà (peraltro i pretendenti sono uno peggio dell’altro…). Che diventa ribellione ai dettami materni, e alla stessa figura della madre con cui c’è inconciliabilità totale. Tanto che si rivolge a una simpatica quanto strampalata maga per “cambiare” la madre, ma il sortilegio sarà decisamente oltre i suoi desideri… La sua iniziativa creerà problemi e pericoli a non finire. Ci vorrà tutto il suo coraggio per rimettere le cose a posto.

Al di là della consueta maestria Pixar, con panorami e personaggi curatissimi, della fantasia delle trovate e della comicità delle abbondanti gag (ci sono tre fratellini pestiferi che conquistano lo spettatore), il cuore di Ribelle -The Brave è appunto il rapporto madre-figlia, raccontato in una chiave semplice ma intensa. Tanto che, pur ideale per bambini come ogni film Pixar, il film si rivolge bene anche a un target leggermente più grande, di adolescenti “ribelli” come Merida. Che prima rifiuta e poi abbraccia il modello rappresentato da una madre finalmente riconosciuta con commozione e tenerezza.



Come sempre nei film Pixar, la famiglia ha un ruolo indiscutibile e positivo (pensiamo a Gli incredibili). In questo caso la sua esaltazione arriva al termine di una storia meno lineare che in altri film della casa acquisita dalla Disney (con Lasseter che è da alcuni anni a capo dell’animazione di tutto il gruppo), ma anche più originale. In cui divertimento e tensione da perfetto film di intrattenimento lasciano a un certo punto spazio a un intreccio quasi drammatico, in cui una figlia urla alla madre tutta la sua distanza da lei. Impossibile non riconoscerne la verosimiglianza.