L’Europa ha deciso di puntare al vaccino Pfizer (e in generale a quelli con tecnica mRna) per le forniture del prossimo futuro (2022-2023), ma subito esplode la polemica sui contratti che l’Unione Europea starebbe trattando con la ‘big pharma’ Usa: le denuncia arriva dal Premier della Bulgaria, Boyko Borissov, anticipando quanto poi la Reuters ha confermato su fonti diplomatiche Ue.
«I nuovi contratti che l’Ue negozia con Pfizer per una fornitura fino a 1,8 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid (di cui 900 milioni opzionali) per il 2022-2023 avranno un prezzo notevolmente più alto»: per il Premier facente parte del Consiglio Europeo, prima di questi nuovi contratti il prezzo per ogni singola dose del vaccino anti-Covid di Pfizer-BionTech era a 12 euro, poi aumentato a 15,5 «e ora per il 2022-2023 vengono firmati contratti a 19,5 euro», di fatto il 30% in più del prezzo originario. Per qualche ora si è pensato ad un’accusa “isolata” del Premier bulgaro, ma è stato poi tutto confermato da un funzionario che sta partecipando ai negoziati per le forniture del prossimo anno: «i prezzi sono veri, i negoziati però non sono stati ancora conclusi».
VACCINI, NUOVO CAOS SUI CONTRATTI UE
Secondo il Presidente bulgaro, al netto del maggior costo che saranno i vaccini per la Commissione Europea, non si può esimere dal rifiutare l’investimento: «Le dosi extra in arrivo dal prossimo anno serviranno a contrastare le nuove varianti di coronavirus. Al momento abbiamo più paura della variante francese», conclude Borissov. Fino ad oggi, il vaccino anti-Covid più economico è stato AstraZeneca con i suoi 1,78 euro a dose, seguito da Pfizer (12) e Moderna (14,7), questo prima che si innalzasse il costo per la “big pharma” che più garantisce maggiori dosi nel minor tempo (sfruttando lo stabilimento BionTech di Marburg). Il farmaco Pfizer ha poi un costo quasi triplo rispetto a Johnson & Johnson, venduto a 8,5 dollari: finora la Bulgaria risulta l’ultima in Ue per quanti di vaccinati (solo il 7,7% della popolazione), oltre ad essere uno degli Stati europei che ha rifiutato di puntare su Pfizer per i costi troppo alti già mesi fa in sede dei primi negoziati.