Bumble sbarca a Wall Street e nella giornata d’esordio la sua IPO (ovvero l’offerta pubblica iniziale) fa letteralmente boom, per la felicità di Whitney Wolfe Herd. Lanciata oramai più di sei anni or sono -correva il 2014- si tratta di un applicativo che facilita la comunicazione e l’incontro fra utenti ma, a differenza di servizi e network simili è che, in caso di utenti di orientamento eterosessuale, solo le donne possano iniziare un nuovo contatto, a differenza di quelli omosessuali. L’idea, semplice ma efficace, è venuta alla Herd, già nota per essere stata la co-fondatrice di Tinder e che aveva lasciato a seguito di uno scandalo relativo a molestie sessuali nei suoi confronti (che avevano portato a un maxi-risarcimento).
E così dopo il lancio, pian piano Bumble ha fatto breccia nel cuore, oltre che nei download, degli utenti e in un periodo in cui si assiste a un crollo quasi generalizzato di altri settori, negli ultimi mesi anzi quello del dating online pare stia vivendo una seconda giovinezza: nella giornata di ieri l’app, come accennato, ha fatto il suo esordio alla Borsa americana e le sue azioni hanno letteralmente sbancato facendo segnare un balzo del 77%, per poi chiudere la giornata a un comunque ottimo +63,5%. Inoltre, questo boom ha fatto sì che, stando a Bloomberg, il suo valore sia schizzato a oltre 14 miliardi di dollari.
BUMBLE SBARCA A WALL STREET: BOOM IN BORSA PER L’APP DI DATING ONLINE
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino allora potrebbero essere confermate le previsioni di alcuni analisti di Borsa secondo i quali presto l’app sviluppata da Herd e soci contenderà il primato ad altri applicativi dedicati al dating online quali OkCupid e il conosciutissimo Tinder, entrambe di proprietà del gruppo Match. Non solo: come ricorda il Corriere – Economia in un articolo dedicato all’imprenditrice statunitense, Whitney Wolfe Herd ha battuto anche un record dato che coi suoi solo 31 anni è diventata la più giovane CEO ad aver quotato la propria azienda in Borsa, senza dimenticare che sta scalando posizioni nella prestigiosa classifica riservata ai “self made billionaire” under 40.
Ma quali sono i segreti del successo di un modello imprenditoriale che, prima ancora che nelle caratteristiche dell’app stessa di Bumble, parla al femminile già nella stessa squadra? Secondo alcuni è proprio questa caratteristica ad aver dato al sistema di dating online quella marcia in più e le caratteristiche che hanno fatto sì che si registrino oltre 42 milioni di utenti mensili per un totale di 36 miliardi di messaggi che i suoi utenti si scambiano ogni anno. Infine, pare piacere molto a chi la usa il modello “freemium” di Bumble, ovvero proporre due versioni differenti dello stesso prodotto di cui una gratis e una a pagamento con più features: iscriversi non costa nulla, ma se si vogliono usare funzioni premium come la geolocalizzazione si possono scegliere due diverse opzioni di abbonamento, rispettivamente da 12,99 e 17,99 dollari. Scelta che pare abbiano fatto quasi due milioni e mezzo di utenti.