Tra passato, presente e futuro, Bungaro si è raccontato senza filtri a Dedicato, programma condotto da Serena Aiutieri e in onda su Rai. Il cantautore ha esordito parlando dell’ormai consueto appuntamento che ha sui social, avviato in piena pandemia: «Parlavo con il mio gruppo di lavoro, tutti i giorni alle 18.30 bevo una tisana. E’ iniziato tutto per gioco, la cosa bella è che ha preso piede, ad un certo punto ogni domenica incontravo il pubblico via Facebook, si è creata una complicità e ci siamo riconosciuto. Era tutto molto vero e spontaneo, ci siamo divertiti».



Bungaro ha poi parlato della famiglia e di suo fratello: «Siamo tutti musicisti in famiglia, c’è tanta musica, siamo cresciuti nell’armonia e nella semplicità. La mia famiglia ci ha insegnato questo. Sono molto contento di essere cresciuto nella mia Puglia. Sono tornato a suonare con mio fratello, lui ha vissuto tanto in America ed è tornato per la famiglia».



BUNGARO: “MIA FIGLIA GIULIA É UNA RIBELLE”

Bungaro ha poi omaggiato la madre Anna: «Mia madre è una donna coraggiosa, straordinaria, ci ha insegnato tantissime cose. Ha ancora quel sorriso, ha attraversato gioia e sofferenza, ma ci ha insegnato a vivere riconoscendo la semplicità, fondamentale per stare in mezzo alla gente». Dopo una battuta sulla figlia Giulia – «E’ una ribelle, è molto in gamba»Bungaro ha parlato della collaborazione con Fiorella Mannoia, ma non solo: «Ormai lavoro da dieci anni con lei, l’ho sempre cercata e desiderata, è una voce pensante: le affidi una canzone e sembra scritta da loro. Lei e la Vanoni hanno un pensiero, lavorare con loro è stimolante. Mi è successo anche con Malika Ayane».

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