Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me. È un detto, questo del filosofo Kant, che Nazzareno Moroni potrebbe fare suo senza problemi: Moroni, infatti, ritiene di aver scelto di non staccare la spina semplicemente in obbedienza alla voce del suo cuore e della sua coscienza, la stessa voce che tutti noi sentiamo – sostiene Nazzareno – quando si tratta di valutare situazioni del genere. “Sono convinto che sia inscritto nel Dna dell’uomo il fatto che la vita vada vissuta fino in fondo, che la vita non ci appartiene e per questo motivo non possiamo permetterci di troncarla quando non ci va bene”, ha dichiarato ancora Moroni a proposito del caso di sua moglie Angela. Effettivamente, se nessuno di noi decide quando e se venire al mondo, vien da sé che non ci sia stata accordata nemmeno la facoltà di porre fine alla nostra vita. Secondo Nazzareno, insomma, non occorre guardare troppo lontano – a quel cielo dove dimora Dio, magari –, per scoprire che cosa è giusto e che cosa è sbagliato: basta guardare dentro se stessi, ma più precisamente ascoltarsi. (agg. di Rossella Pastore)



Storia vera Buongiorno, mamma!: la testimonianza del marito di Angela Moroni

Per tanti anni (ben 29), Angela Moroni è stata una moglie e una mamma assente nelle cose più piccole e banali della vita, ma più che presente per quanto riguarda il valore della sua testimonianza e ciò che ha saputo trasmettere a suo marito Nazzareno e alle loro cinque figlie. È vero che non ha potuto assisterle preparando loro il pranzo, per esempio, ma Angela – pur nella sua inattività – ha fatto moltissimo, più di quanto si possa immaginare. Con la sua presenza, infatti, Angela dava amore a chi le stava intorno, e lo stesso faceva suo marito con lei: “Potrà sembrare strano e assurdo a molti”, ha detto Nazzareno in un’intervista a La Croce Quotidiano rilasciata nel 2017, “ma Angela è davvero stata una presenza feconda”. (agg. di Rossella Pastore)

Angela Moroni, storia vera di Buongiorno Mamma: “Così mi è venuto in mente di mettere in scena questa storia”

Buongiorno mamma, la fiction con protagonista Raoul Bova racconta la storia vera di Anna Moroni,: una mamma che improvvisamente si sente male e finisce in coma. A rivelarlo sin dall’inizio è stata la sceneggiatrice Elena Bucaccio che, nel comunicato stampa di presentazione della fiction televisiva, ha raccontato: “ci sono storie che sono tue ancora prima di scriverle. La storia di Angela e della sua famiglia è una di quelle. Mia figlia era nata da poco quando, aprendo il giornale, ho letto un trafiletto che parlava della moglie di Nazzareno e di quello che le era successo. Qualche ora dopo ero nell’ufficio di Luca Bernabei e piangendo gli raccontavo le emozioni che quelle poche righe mi avevano dato.

La settimana seguente avevo iniziato a scrivere “Buongiorno, mamma!”. E’ nata così la fiction che ha commosso milioni di telespettatori e che narra la vicenda di Angela Calise Moroni, donna di 64 anni e madre di cinque figli. Il 25 gennaio del 1988 si sente male a causa di un forte calo di potassio; sviene e viene immediatamente soccorsa dal marito Nazzareno e dalle cinque figlie Clara, Stefania, Benedetta, Noemi ed Elisabetta che non l’hanno mai lasciata sola.

La storia vera di Angela Moroni, approfondiamo Buongiorno mamma

Da quella tragica notte inizia il calvario di Angela Calise Moroni, donna che ha ispirato la fiction Buongiorno mamma. Proprio il marito Nazzareno dalle pagine de “La Croce quotidiano” ha raccontato: “Angela è stata un dono, un privilegio. Si sentì male all’improvviso, la situazione precipitò. Il primo anno fu un susseguirsi di viaggi della speranza da una clinica all’altra, per cercare di vedere se fosse possibile trovare il modo affinché Angela potesse uscire dal coma e riprendere una vita pienamente funzionale. Nessun medico però ci dava speranze in tal senso e allora abbiamo deciso che Angela dovesse tornare a casa sua, a casa nostra. È stata la scelta più giusta che ho fatto in vita mia e la rifarei. Angela per 29 anni è stata al centro della nostra famiglia”.

Non solo, l’uomo parlando sempre dalla sofferenza della moglie ha precisato che non hanno mai pensato all’eutanasia: “non l’ho mai pensato un minuto in vita mia. Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Il funerale di Angela è stata una festa perché Angela non è sparita nel nulla, ha iniziato una nuova vita, una vita senza fine, una vita eterna”.