Con la nuova manovra del governo sono stati reintrodotti i cosiddetti “buoni lavoro”, ovvero, dei voucher rivolti a coloro che svolgono un lavoro occasionale o stagionale. Sono destinati ad alcuni settori specifici, leggasi agricoltura, horeca (hotel, ristoranti e caffè), e infine, i servizi alla persona, ovvero il lavoro domestico. Secondo quanto sottolineato dal Corriere della Sera, si potrà ricorrere ai buoni lavoro per un importo massimo di prestazioni pari a 10mila euro all’anno, rispetto ai 5.000 precedenti. Il condizionale, sottolinea il quotidiano di via Solferino, resta comunque d’obbligo in quanto la norma è ancora in fase di stesura, ma in ogni caso questa sembrerebbe essere la vita traccia.



Inoltre, rispetto ai precedenti utilizzi, i nuovi voucher potranno essere utilizzati anche da imprese e datori di lavoro che abbiano alle dipendenze fino a 10 dipendenti a tempo indeterminato (il limite attuale è di 5). La norma, che ripetiamo, è in fase di definizione, punta quindi ad ampliare la possibilità di utilizzo dei buoni lavoro, soprattutto per le aziende “stagionali”, a cominciare da catene alberghiere e strutture ricettive del settore turistico, alla luce anche della profonda crisi che si è venuta a creare l’estate scorsa.



BUONI LAVORO E VOUCHE, SODDISFATTA CONFESERCENTI

Maggiore flessibilità dovrebbe essere garantita anche al settore dell’agricoltura, inserendo le aziende con 10 dipendenti a tempo indeterminato per un utilizzo massimo di prestazioni occasionali di 45 giorni. Viene inoltre eliminato il limite delle categorie di lavoratori per cui è possibile utilizzare i voucher, ampliandone la platea, tenendo conto che l’attuale normativa prevede che i voucher siano riservati a pensionati, giovani under 25, disoccupati e percettori del Reddito di cittadinanza.

«È una misura utile a regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale – ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Naturalmente con controlli rigidi per evitare storture». I buoni lavoro dovrebbero avere un valore di 10 euro lordi l’ora, ovvero, 7.50 euro netti. Soddisfatta Confesercenti: «Con la legge di Bilancio il governo reintroduce i buoni lavoro, i cosiddetti voucher, per alcuni settori particolari come l’agricoltura, l’horeca (l’industria albergheria, ndr) e i lavori domestici. Questa è sicuramente una buona notizia per le piccole e medie imprese che avranno così a disposizione uno strumento semplice per gestire il lavoro occasionale».