La prima rivista Burda Moden nasce nel ’50, quando la fondatrice Aenne Burda decide di puntare verso la creazione di “Una moda pratica che potesse andar bene a tutti”. Appena due anni dopo la sua prima uscita, la rivista si arricchisce di cardamodelli in allegato, poi l’impero Burda si espande anche in altri settori, come quello delle ricette e della cucina, per specializzarsi anche grazie ad altre testate, come Verena, Anna e Carina. Burda Moden però ha il vanto di essere riuscita a superare la cortina di ferro, diventando la prima rivista occidentale tradotta in lingua russa. Ad oggi, ricorda Adnkronos, sono 250 le testate registrate nel mondo e che vantano il marchio della casa editoriale di moda Burda, fra cui Bunte e Focus. Oggi, mercoledì 1 luglio 2020, la storia della rivista e della sua fondatrice verrà raccontata grazie alla miniserie Aenne Burda – La donna del Miracolo Economico, in onda su Canale 5. Assisteremo così all’ascesa di Burda Moden, che diventerà popolare nei primi anni Cinquanta, proprio quando la fondatrice deciderà di inserire come allegati dei cartamodelli per gli abiti da confezionare a casa.

Burda Moden, molto più di una rivista

Burda Moden era molto di più di una semplice rivista: per Aenne Burda, la sua fondatrice, diventerà un modo per entrare nelle case di tutti i cittadini del mondo e parlare di moda. La rivista nasce con il nome di Favorit, ma poi assumerà quello di Burda Moden anche grazie all’ottimo rapporto fra Aenne e i suoi dipendenti. Una rivista tutta volta al femminile e allo stile: il primo numero, pubblicato nel ’50, riuscirà ad ottenere una tiratura di 100 mila copie nel solo mese di gennaio. Burda si trasformerà poi nel tempo, grazie alle nuove tendenze di moda, ma parlando sempre al femminile. Diventerà il simbolo dell’impero costruito dalla famiglia, prima da Aenne e poi dai suoi figli, per ultimo il minore Hubert. Sarà lui a fondare la Hubert Burda Media e ad ampliare lo sguardo verso il mondo online, affermandosi anche in questo settore.