Burger King riapre i battenti in Italia: una delle prime aziende di ristorazione a chiudere per l’emergenza Coronavirus, ancora prima dello specifico DPCM del Governo, la catena di fast food ha appena annunciato la riattivazione graduale di alcuni ristoranti. Lo ha detto Andrea Valota, Amministratore Delegato di Burger King Restaurants Italia, che ha specificato come la riapertura riguardi il servizio di delivery e dunque la consegna a domicilio. Lo scopo è quello di aiutare le persone e le aziende che a causa del lockdown non sono ancora riuscite a riaprire, ma c’è di più: “Ogni giorno faremo arrivare pasti caldi a comunità e famiglie”, questo grazie alla collaborazione con organizzazioni quali Caritas e Croce Rossa Italiana. L’idea dell’azienda è quella di fornire un servizio utile ai più bisognosi; Valota non ha mancato di ringraziare le organizzazioni “per lo straordinario servizio che ogni giorno i volontari garantiscono a numerosissime persone in difficoltà“.



Naturalmente, Burger King riapre prendendo le giuste e doverose precauzioni: lo stesso Valota ha già detto di aver già proceduto all’aumento della frequenza della pulizia in cucina, la dotazione di mascherine e guanti a tutto il personale, la sanificazione di tutti i ristoranti e le adeguati misure di distanziamento. “Vogliamo ripartire in maniera altrettanto responsabile sia nei confronti dei nostri dipendenti che franchisee”. Per il momento, appunto, solo con il delivery; presto però l’intenzione, se possibile, sarà quella dell’asporto (ritirando il cibo all’interno del locale, che resterà però chiuso) e del Drive Through, cioè ordinando direttamente in auto. “Quest’ultimo annulla del tutto il contatto diretto tra personale e cliente” ha sottolineato l’Amministratore Delegato, che anche in questo senso ha ribadito la volontà di fornire un servizio utile per chi sta ancora lavorando ma che, a causa delle misure di lockdown, non sanno dove andare per la pausa pranzo.



BURGER KING RIAPRE 40 RISTORANTI IN ITALIA

Ricordiamo che Burger King aveva disposto la chiusura temporanea dei suoi ristoranti, a tutela della salute di lavoratori e clienti, lo scorso 11 marzo: è stata tra le prime aziende della ristorazione ad essersi fermata nel corso dell’emergenza Coronavirus. Ora riaprono 4 punti a Milano che si vanno aggiungere a quelli di Bologna, Torino, Genova e altre province italiane: i locali presenti sul territorio del Paese sono 220 e, di questi, già 40 possono tornare a svolgere la loro attività anche se solo con la consegna a domicilio – come già stanno facendo altre aziende della ristorazione. Speriamo davvero che si possa arrivare presto all’apertura totale, significherebbe aver superato quasi definitivamente questo brutto periodo della pandemia. Intanto, per conoscere il ristorante aperto più vicino e accessibile è possibile consultare le app che Burger King mette a disposizione sui social network.

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