Nel nuovo servizio de Le Iene andato in onda ieri sera su Italia 1, la trasmissione ha riproposto i vecchi dubbi sul presunto conflitto di interesse sul Covid da parte di Roberto Burioni, in attesa di un confronto. “Voglio rassicurarla sul fatto che un confronto ci sarà, avrete modo di conoscerne per tempo luogo, sede e modalità. Saluti, Roberto Burioni”, era stato il messaggio dello scienziato alla trasmissione. E le modalità, chiarissime, sono giunte nelle passate ore attraverso un lungo stato Facebook pubblicato nella pagina Medical Facts di Roberto Burioni, nella quale il virologo replica, ancora un volta e punto per punto alle accuse. Queste farebbero riferimento ad un presunto conflitto di interesse in merito alle cure per il Covid-19 ma anche sulle vaccinazioni nonché sul suo presunto ruolo di consulente di casa farmaceutiche. Tutti fatti che, a detta di Burioni, possono essere facilmente smentiti e verificabili. “Le Iene mi diffamano e l’incontro che chiedono avverrà in Tribunale”, ha tuonato Burioni in risposta al servizio di ieri sera che, a suo dire, conterrebbe dunque accuse false a suo scapito. “Il discorso qui si chiude ma ovviamente continuerà in tribunale, dove ognuno risponderà del suo comportamento davanti a un giudice. In questo caso vale il detto che ride bene chi ride ultimo. E io sono certo che – alla fine di questa storia – vedremo il singolare spettacolo di iene che non ridono, ma piangono lacrime amare”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LE IENE, NUOVO SERVIZIO SU BURIONI
La trasmissione Le Iene torna ad occuparsi del luminare e professore dell’università San Raffaele di Milano, Burioni, nonché del suo presunto conflitto di interessi con il covid. “Non ho alcun conflitto d’interesse. Spero che questo trattamento fatto di bugie e insinuazioni sia di monito a qualunque scienziato voglia nel futuro impegnarsi a informare correttamente le persone”. Così ha pubblicato il virologo in uno dei suoi post social, puntando il dito nei confronti del programma di Italia Uno. Eppure, secondo quest’ultimo, Burioni sarebbe in aperto conflitto con il coronavirus, di conseguenza, le informazioni che divulgherebbe nelle varie interviste andrebbero rilette da un altro punto di vista: non da quelle di un divulgatore scientifico ed esperto del settore, ma, sostiene sempre Le Iene, da persona con interesse in campo farmaceutico. La trasmissione cita ad esempio il caso del plasma iperimmune, verso cui lo stesso Burioni si è sempre dimostrato scettico, sottolineando invece la maggiore efficacia degli anticorpi monoclonali.
BURIONI: “VACCINO DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIO”
“Abbiamo fatto un paio di ricerche – dicono a riguardo Le Iene – e abbiamo scoperto che Roberto Burioni è anche tra gli scienziati creatori e ispiratori di una casa farmaceutica con cui ha depositato una lunga serie di brevetti di anticorpi monoclonali, alcuni dei quali rivolti contro virus influenzali”. Altro questione che Le Iene contestano a Burioni, è quella del vaccino. “Ritengo che il vaccino antinfluenzale debba essere obbligatorio – ha spiegato durante un’intervista lo stesso prof – perché altrimenti ogni influenza sarà un allarme di coronavirus”. E anche in questo caso vi sarebbe un conflitto di interessi presunto con la Pomona srl, casa farmaceutica creata da Burioni assieme ad altri scienziati, che si occupa anche di vaccini. Il professore ha spiegato attraverso un post di non essere socio di Pomona Ricerca ma semplicemente di collaborarci da anni, ma a Le Iene tale spiegazione non pare bastare: “Stiamo pensando male se pensiamo che Roberto Burioni tragga profitto economico dal lavoro che svolge per una casa farmaceutica?”.
IL CONFRONTO CON IL PROF CRISANTI
Il programma ha quindi sentito il parere di altri virologi ed epidemiologi, come ad esempio il professore Andrea Crisanti, secondo cui Burioni dovrebbe spiegare: “Guardate io ho un interesse perché magari ci faccio anche dei quattrini. Comunque detto questo ho delle ragioni scientifiche per supportare questa cosa. E allora a quel punto dopo che mi hai ascoltato puoi dire: sì vabbè, può avere ragione ma può anche essere motivato da un interesse, no? Hai tutti gli strumenti per capire se io sono in buona fede o in malafede”. Burioni si è detto disposto ad un confronto sul suo presunto conflitto d’interessi, ma solamente con i professori Bassetti e con il Crisanti di cui sopra. Il noto medico di Genova ha però rimandato al mittente la proposta, spiegando di non voler entrare nella questione, mentre il secondo, dopo un comunicato “giallo” del suo ufficio stampa, ha fatto sapere di essere disposto al confronto. “Voglio rassicurarla sul fatto che un confronto ci sarà – il messaggio spedito da Burioni a Le Iene – avrete modo di conoscerne per tempo luogo, sede e modalità. Saluti, Roberto Burioni”. Non ci resta che attendere la prossima puntata. Clicca qui per il video del servizio andato in onda ieri sera