I ristoranti potrebbero riaprire fin da subito all’aperto. Lo sostiene uno dei massimi virologi non soltanto d’Italia, ma del mondo intero, leggasi Roberto Burioni, professore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Il luminare ha utilizzato il proprio profilo ufficiale Twitter per esprimere il proprio punto di vista sull’argomento, cinguettando: «I dati indicano che il contagio all’esterno è molto raro. Perché, con l’arrivo della bella stagione, non riaprire subito bar, ristoranti e pure teatri all’esterno, non lesinando autorizzazioni?». Roberto Burioni quindi aggiunge e conclude: «A me non dispiacerebbe cenare fuori o assistere a un concerto con il cappotto».



La tesi del virologo è sostenuta anche da altri esperti in materia, a cominciare da Bassetti del San Martino di Genova, membro della task force ligure, secondo cui riaprire i locali all’esterno sarebbe fattibile, arrivando fino a Fabrizio Pregliasco, virologo milanese membro del team anti covid della regione Lombardia: «Di sicuro – spiega, come riporta mitomorrow – iniziative all’aperto, senza affollamenti e con una grande attenzione ai protocolli di sicurezza si possono provare. Ma la mia paura è quella che ci sia un “liberi tutti” mentre dobbiamo fare in modo che queste aperture siano in qualche modo accompagnate da una grande attenzione».



BURIONI E PREGLIASCO, RIAPRIRE I RISTORANTI ALL’APERTO, E BONACCINI…

Della questione ne aveva parlato già ieri anche il governatore della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che in un’ottica di riaperture, possibili molto probabilmente a partire dal mese di maggio, sta facendo pressing sul governo, soprattutto se “viene confermato che all’aperto è molto più difficile contagiarsi”. E ancora: “Sarebbe utile che le attività all’aperto, dai pubblici esercizi allo spettacolo, dalla cultura allo sport, possano cominciare, in forma ristretta, per dare un po’ di linfa ad attività da troppo tempo chiuse”. Ovviamente il tutto, sottolinea il presidente dell’Emilia Romagna, “lo si dovrà decidere con il Comitato tecnico-scientifico”. Il governo è al lavoro in ottica riapertura con la speranza che i contagi continuino a diminuire e che nel contempo aumentino le vaccinazioni.

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