Il virologo Roberto Burioni è intervenuto ieri nel corso della trasmissione Che tempo che fa rispondendo al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Quest’ultimo, pochi istanti prima, si era domandato: “Per quale motivo il governo continua a non approvvigionarsi dei milioni di vaccini che pure sarebbe possibile reperire sul mercato al di là dei quattro vaccini contrattualizzati all’Europa?”, aggiungendo che “La Campania ha fatto un contratto due mesi fa per fornirsi fino a 6 milioni di dosi di vaccino Sputnik: cosa aspetta il governo di chiedere all’Aifa di valutare quel vaccino in poche settimane?”. Il professor Burioni ha replicato a De Luca asserendo: “Il motivo per cui l’Ema non approva un farmaco non è perché dormono in piedi. Approvare un farmaco è un processo molto importante”, ha spiegato.



“Quando la politica fa pressione sugli enti regolatori succede quanto successo con la cura Di Bella, con la cura Stamina, ha aggiunto. A suo dire un vaccino non è fatto solo dei dati ottimi di protezione che ha lo Sputnik ma anche dalla capacità di produrlo in maniera “riproducibile ed omogenea”.



BURIONI A CHE TEMPO CHE FA, RIAPERTURE E VARIANTI

Burioni ha preferito non commentare la decisione di riaprire a partire da oggi: “Sono scelte politiche che io rispetto”, si è limitato a dire. Questa volta però “potrebbe” andare diversamente dalle altre perché oggi si sa che i guariti hanno un certo grado di protezione. La vaccinazione, inoltre, anche con una sola dose conferisce un certo grado di protezione. Eppure c’è la variante inglese che è molto più contagiosa: “E’ un rischio che si è scelto di correre”, ha commentato, invitando però soprattutto al chiuso l’uso della mascherina. L’Ema ha comunicato che i vaccini sono efficaci anche contro la trasmissione del virus. Burioni, in merito ha spiegato: “Ci sono vaccini che proteggono solo contro la malattia, come ad esempio il vaccino contro il tetano, ed altri che proteggono anche dalla trasmissione e questi sono eccezionali perché non solo impediscono alla persona di ammalarsi ma per il virus quella persona non esiste più”, ha spiegato l’esperto. Ora si iniziano ad avere sempre più le evidenze di tale protezione. In merito alle varianti brasiliana e indiana, queste sono coperte dai vaccini attuali? “Per quello che sappiamo e che ci dicono i dati attuali, sembra che non ci siano per ora varianti in grado di bucare i vaccini più potenti, in particolare a RNA, ma anche gli altri sembrano essere efficaci”, ha commentato.

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