Durante la puntata di ieri di Che Tempo Che fa c’è stato il consueto appuntamento con il virologo Roberto Burioni, che ha parlato di covid ed in particolare di vaccini. Il professore del San Raffaele di Milano si è detto stupito “di fronte al 10% di persone che rifiutano senza alcuna motivazione razionale un vaccino che ha una sicurezza mai vista prima e un’efficacia superiore a ogni speranza”, definendo quindi il vaccino come “miracoloso, protegge con una percentuale altissima contro le conseguenze gravi del covid”. Poi Burioni ha aggiunto: “Durante il lockdown lo abbiamo sognato un vaccino così. Sapere che qualcuno lo rifiuta è incomprensibile per un medico, ci vuole un sociologo per capire perché succede”. Il professore ha fatto chiarezza anche su un’eventuale vaccinazione durante una positività (all’insaputa del paziente): “Se uno ha il covid e si vaccina, l’unico effetto negativo è lo spreco di una dose di vaccino. Non c’è nessun problema per chi ha il covid e si vaccina”.
Nella serata di ieri si è parlato anche del vaccino alle donne in gravidanza, e anche in questo caso Burioni non ha avuto tentennamenti: “Le donne incinte si devono vaccinare”. Il professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha aggiunto che le donne incinte, “nonostante nella maggior parte dei casi siano giovani e in buona salute, corrono rischi elevati. La copertura delle donne incinte è molto bassa. Abbiamo due punti di vista uno scontato e uno meno scontato. Il primo è che vaccinando una donna incinta la proteggiamo dalla malattia e anche il feto sta bene”.
BURIONI: “FONDAMENTALE CHE LE DONNE INCINTA SI VACCININO”
“Ma in questo modo non proteggiamo solo la mamma e il feto, ma anche i neonati. Il bambino in questo modo – argomenta Burioni – avrà tutti gli anticorpi della mamma nei primi difficili mesi di vita. Se la madre non ha gli anticorpi non può darli al feto”. Burioni ha quindi fatto un esempio per spiegare ulteriormente la questione: “Una mamma vaccinata contro il morbillo trasferisce gli anticorpi al bambino, che sarà così protetto nei primi mesi. In caso contrario il figlio nasce senza questi anticorpi e può contrarre il virus nelle prime settimane della malattia. Per questo motivo vacciniamo la madre contro la pertosse nei momenti di gravidanza”. Vaccinarsi durante la gravidanza resta quindi fondamentale: “I rischi del Covid in gravidanza sono non indifferenti – ha concluso Burioni – prendere il Covid incinta è un problema anche per le mamme più giovani. La malattia non fa bene nemmeno al feto, con rischi di parto prematuro e danni molto gravi”.