Tornano gli scontri sul Covid. Vien quasi da rimpiangerli considerando quello che è successo dopo, la guerra in Ucraina. Chi l’avrebbe detto che una lite social con il virologo Roberto Burioni protagonista sarebbe stata per gli utenti una “boccata d’aria fresca” rispetto a quanto accade all’estero. Il medico dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano è tornato a scontrarsi con il professor Riccardo Puglisi, economista e docente dell’Università di Pavia.



Nel mirino questo tweet: «Preoccupante la percentuale di persone che al supermercato indossano ancora la mascherina. L’ossessione dei media e dei politici italiani per il COVID avrà effetti per molto tempo». Non si è fatta attendere la replica di Burioni, secondo cui fanno bene coloro che continuano a usare le mascherine: «Fanno bene. Il virus circola, contagiosissimo negli ambienti chiusi e la mascherina molto efficace nel prevenire il contagio. Fermo restando che ognuno è ora libero di fare quello che gli pare, ci sono molti motivi per portarla e uno solo per non portarla: mi dà fastidio».



ANCHE CARTABELLOTTA CONTRO PUGLISI…

Roberto Burioni non è neppure l’unico esperto a replicare a Riccardo Puglisi via Twitter. C’è pure Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe: «L’abolizione dell’obbligo di mascherina non impone il divieto di indossarla. Chi la indossa esercita solo la tanto decantata libertà». Dal canto suo, Pugliesi ha ribattuto: «Sarei curioso di sapere in quale modo il mio tweet limiti la libertà altrui di tenersi la mascherina».

In un altro tweet, comunque, Roberto Burioni aveva ribadito la sua posizione, già comunque molto chiara: «Si può fare finta che il virus non esista ma si fa la fine di Wile Coyote che cammina nel vuoto ignorando la forza di gravità». Alla fine, come spesso accade, i social si sono divisi tra chi sostiene che sia ormai inutile indossare le mascherine e chi invece ritiene che ognuno debba sentirsi libero di agire come meglio crede e quindi eventualmente indossarle se lo ritiene opportuno, soprattutto in determinati contesti.