Sarebbero 6 i morti nel vile attentato avvenuto questa mattina all’interno della chiesa di Silgadji, piccolo paese a 60 km da Djubo, capitale della provincia nord del Burkina Faso: ucciso il pastore protestante che stava tenendo messa, i suoi due figli e tre fedeli presenti all’interno della piccola struttura religiosa di periferia. Gli assalitori, secondo quanto riportato dalla Bbc, sarebbero arrivati a bordo di alcune motociclette e poi fuggiti tutti verso il vicino Mali dopo aver scagliato una raffica di spari contro gli inermi religiosi presenti nella chiesa di Silgadji. «Uomini armati non identificati hanno attaccato la chiesa protestante di Silgadji uccidendo alcuni fedeli e il prete, e almeno altri due sono scomparsi», spiega la fonte della sicurezza in Burkina Faso citata da La Stampa. Secondo l’Afp, l’attentato è avvenuto attorno alle ore 13 quando i fedeli stavano lasciando la chiesa alla fine della funzione religiosa: «Gli aggressori erano in motocicletta e sparavano in aria, poi hanno iniziato a colpire i fedeli», spiegano i testimoni citati dall’Afp.



ATTENTATO IN BURKINA FASO: MINACCIA JIHAD

Dopo gli orrori visti in Sri Lanka durante la festa della Pasqua, è ancora forte il sospetto della mano jihadista dietro l’ennesimo attentato compiuto in una chiesa cristiana: ora è l’Africa a divenire teatro di attacchi secondo l’opinione pubblica, ma la realtà è che in Burkina Faso come in tanti altri Paesi, è da tempo presente e insanguinata la mano dell’Islam radicale contro gli odiati “crociati”. Giusto venerdì pomeriggio scorso 6 persone, tra cui 5 insegnanti burkinabe’ era stati uccisi da una manciata di presunti jihadisti a Maytagou, nella regione centro-orientale dl Koulpelogo: la minaccia islamista non si placa e ora ad essere colpito è stato il molto conosciuto a livello locale pastore Pierre Ouedraogo, ucciso mentre celebrava la Santa Messa. Ancora venerdì 5 aprile in un villaggio della diocesi di Dori, durante la Via Crucis, «alcuni uomini armati erano entrati nella chiesa cattolica e dopo aver separato gli uomini da donne e bambini, hanno ucciso quattro fedeli che avevano tentato la fuga», spiega l’Avvenire. La minaccia è seria e oltre alle esecuzioni di massa sono anche le strane sparizioni di religiosi a preoccupare il Vaticano e la comunità internazionale: non si hanno notizie di don Joel Yougbarè, parroco di Djibo, scomparso nel nord del Paese domenica 17 marzo. Nelle ultime ore era emersa la possibilità che il sacerdote fosse stato trovato morto, ma il vescovo Monsignor Laurent Dabirè ha smentito il tutto a Fides «Si tratta di una notizia diffusa sui social media e poi ripresa da alcuni organi di stampa».

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