Burraco fatale, diretto da Giuliana Gamba

Per la prima serata di Rai 2 di martedì 12 dicembre, alle ore 21,20, arriva Burraco fatale. È un film italiano di genere commedia del 2020, con sceneggiatura di Giuliana Gamba e Francesco Ranieri Martinotti. La produzione è stata gestita da Riccardo Di Pasquale, mentre il produttore esecutivo è stato Salvatore Alongi e la distribuzione è ad opera della Fenix Entertainment, con musiche di Paolo Buonvino e Valerio Carboni.



La regia è affidata a Giuliana Gamba, il cui curriculum è davvero insolito: ha iniziato la sua attività come assistente di Joe D’Amato, uno dei più famosi registi di film hard, per poi girare lei stessa diversi titoli. Infine, ha cambiato completamente genere, firmando fiction e documentari per la RAI. Qui è al suo ultimo lungometraggio che è stato presentato al Bari International Film Festival.



Il cast, quasi interamente al femminile, è guidato dalla romana Claudia Gerini, vincitrice di un David di Donatello nel 2018 per Ammore e malavita su sette nomination e di un premio Manfredi al Nastro d’oro nello stesso anno. Viene affiancata dalla milanese Angela Finocchiaro, che può vantare due David di Donatello per La bestia nel cuore e Mio fratello è figlio unico. Altre donne di spicco hanno partecipato al film, tra le quali Caterina Guzzanti, Paola Minaccioni, Loretta Goggi e Michela Quattrociocche, oltre a Mohamed Zouaoui, Pino Quartullo e Antonello Fassari.

La trama del film Burraco fatale: il gioco delle carte come quello della vita

La storia di Burraco fatale è incentrata su Irma, Eugenia, Miranda e Rina. Sono quattro donne che hanno una forte passione per il gioco di carte del burraco e spesso si sfidano in lunghe partite. Le loro diversità emergono con una certa veemenza insieme a una certa connessione. Il quartetto si conosce molto bene e decide di unire le proprie forze per partecipare a un torneo a livello nazionale.



Ad ogni modo, la competizione non va per il verso giusto a causa del ritiro di una delle quattro. Lei sceglie di scappare e non riprende più il gioco, lasciando le altre in seria difficoltà. Tuttavia, si rendono conto che la vita può dare una seconda possibilità a tutti e colgono al volo la metafora di un semplice gioco di carte. Tutte e quattro hanno un carattere forte, ma non mancano gli aspetti all’insegna della pura fragilità. Le amiche di gioco si riscoprono vulnerabili, ognuna a modo suo. Ed ecco che ci si può accorgere che ogni momento può essere quello giusto per rinascere, avere una nuova vita, superare qualsiasi difficoltà grazie alle proprie doti….