Paura a Mestre per un bus, “gemello” di quello del disastro del cavalcavia di qualche mese fa. Nel pomeriggio di mercoledì 17 gennaio, in zona stazione, l’autobus elettrico ha invaso il marciapiede prima di frenare la propria corsa. Nessuna conseguenza ma tanta paura per le persone in attesa alla pensilina e per i passeggeri a bordo. Il bus Classe I protagonista dell’incidente è lo stesso modello di quello precipitato dal cavalcavia lo scorso 3 ottobre, ovvero uno Yutong. Secondo il Corriere della Sera il Comune di Mestre avrebbe convocato un vertice per fare il punto della situazione e prendere provvedimenti.



L’assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso, al Corriere del Veneto ha affermato: “Da quanto riferito dai miei uffici, l’autista del bus ha affermato che sembrerebbe si sia trattato di un blocco del sistema sterzante. Sono basito e preoccupato, perché è il terzo episodio simile che si verifica nei mezzi La Linea. Prima la strage con la caduta dal cavalcavia, poi lo schianto sul pilastro pochi giorno dopo, e ora una tragedia evitata. Sarebbero bastati pochi metri perché l’autobus investisse le persone ferme alla fermata”.



Bus elettrico fuori strada a Mestre: è uguale a quello caduto dal cavalcavia

Il bus elettrico fuori strada a Mestre appartiene alla flotta della società “La Linea”, che opera per conto dell’azienda Actv. L’autobus stava svolgendo una normale tratta del trasporto locale, da Marghera al Palasport Taliercio, quando è “uscito di strada”, invadendo il marciapiede e la pensilina della fermata. Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea, ha spiegato: “L’autista ha accostato alla fermata e probabilmente non riuscendo a tenersi a debita distanza dal marciapiede ci è salito sopra con una ruota anteriore e forse anche una posteriore. Chi era alla guida è un conducente giovane, assunto da poco ma molto esperto”.



L’amministratore delegato ha aggiunto: “Ogni giorno in centro a Mestre percorriamo con i nostri veicoli oltre 10 mila chilometri e queste sono cose che succedono”. Il Comune, però, non sarebbe così tranquillo. Sul luogo dell’incidente è arrivata la polizia locale, incaricata di indagare sulle dinamiche dell’accaduto. Il mezzo è il “gemello” di quello che precipitò dal cavalcavia causando la morte di 21 persone e il ferimento di altre 15. Pochi giorni dopo quella tragedia, un altro bus era uscito di strada finendo contro un pilone: in quell’occasione però l’incidente era dovuto a un malore dell’autista. Resta ora da capire se si tratti di problemi tecnici legati al fatto che i bus siano elettrici.