PAURA A BUSTO ARSIZIO PER RIVOLTA STRANIERI CONTRO POLIZIA
Ancora tensione contro le forze dell’ordine, nuovi insulti all’Italia: stavolta la rivolta scoppia a Busto Arsizio, dove nella notte del 10 gennaio si sono ripetute alcune delle scene viste a Milano a Capodanno. I problemi sono cominciati alle 23:30 di venerdì, quando due giovani si sono rivelati molesti, infatti hanno cominciato a fermare le auto che transitavano, insulti e minacciando le persone, prenedendo di mira alcune auto e locali della zona, come il McDonald’s di piazza Garibaldi, dove hanno disturbato i clienti e danneggiato il fast food.
Di conseguenza, è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine tramite una chiamata al 112. Le volanti della polizia sono accorse sul posto per fermare i due giovani e identificarli, ma quando i poliziotti sono arrivati si sono ritrovati circondati da una trentina di giovani, forse anche 40, soprattutto stranieri o comunque di origine nordafricana, che si sono radunati e messi tra loro e i due ragazzi che dovevano essere identificati. Forti della loro superiorità numerica, hanno provato a ostacolare il lavoro dei poliziotti.
CORI CONTRO GOVERNO E ITALIA E PER RAMY
A questo punto sono partiti alcuni cori contro la polizia, il governo e il nostro Paese. I poliziotti, accerchiati dal gruppo in rivolta, aiutati da carabinieri e polizia locale hanno sedato la rivolta e hanno fermato due marocchini di 25 e 33 anni responsabili di aver iniziato i disordini.
Il gruppo si è fortunatamente disperso e non ci sono state gravi conseguenze. Per quanto riguarda i due nordafricani, pare abbiano precedenti e siano irregolari. In particolare, uno dei due era stato raggiunto da un provvedimento di espulsione che però non è stato eseguito.
Ci sono stati anche cori per Ramy, il ragazzo morto a Milano durante un inseguimento dei carabinieri. Ma al lavoro sul caso Busto Arsizio c’è anche il commissariato con l’ufficio immigrazione della questura di Varese.
CAOS A BUSTO ARSIZIO, LE REAZIONI POLITICHE
Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd locale, con una mozione con cui invita il sindaco a vietare il consumo e la somministrazione di alcolici nei luoghi pubblici e chiede un rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine, che risultano carenti in media del 10 per cento. Invece, il l’assessore lombardo alla Cultura, Francesca Caruso, ha chiesto una punizione esemplare.