C’era anche lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco ieri sera durante la trasmissione di Rete 4 Stasera Italia News, classico appuntamento delle ore 20:30 condotto da Veronica Gentili. Si è parlato del governo ed in particolare del ministro della salute Roberto Speranza, che Salvini sperava venisse “silurato” quando si verificò il passaggio di consegne da Giuseppe Conte all’attuale Premier, Mario Draghi. Buttafuoco a riguardo ha spiegato: “La conferma del ministro Roberto Speranza nel governo è un errore marchiano di Mario Draghi”.
Quindi lo scrittore si spiega meglio, argomentando la sua affermazione: “Agli italiani è mancato un discorso di verità e chiarezza. Il green pass rischia di diventare un totem a metà visto che viene contraddetto dalla necessità del vaccino. Se la stessa medicina davanti a un ospedale ti dice dammi anche il tampone, significa che il certificato verde non basta. Occorrono semplicità e concretezza, sappiamo che c’è il virus però chiediamo a chi ha la responsabilità di dare indicazioni su cosa fare. I cittadini sono storditi dalla contraddittorietà, serve precisione”.
BUTTAFUOCO: “SPERANZA ERRORE DI DRAGHI, SALVINI? NON CI SARA’ UN ALTRO PAPEETE”
Un prologo un po’ articolato per poi aggiungere: “Un errore marchiano del premier Draghi quale è stato? La conferma del ministro della Salute Speranza, l’ha fatto per un obbligo di equilibrio politico, è l’unico rappresentante di un partito unico (LeU) che è in maggioranza, ma è quello che ha segnato le mille confusioni di questa pandemia”.
Buttafuoco si è espresso, nel corso della serata, anche sull’ex ministro dell’interno, Matteo Salvini, che nelle ultime settimane è apparso un po’ irrequieto: “Ma i suoi non sono mai attacchi nei confronti del governo, ma se mai verso determinate persone o ministri”. Insomma, l’esecutivo non è affatto a rischio, e ne è convinto lo scrittore: “Un nuovo Papeete non ci sarà”, ricordando la famosa estate del 2019, in cui il leader del Carroccio si strappò di fatto dal governo Conte 1, favorendo poi la nascita del Conte Bis senza la Lega al suo interno ma con il Pd.