“Bye bye Zaky“: da un post sui social di un esponente leghista di Modena scoppia la polemica politica. Tutto nasce dall’iniziativa di Luca Rossi, appartenente al partito modenese del Carroccio, che commenta così la decisione dell’autorità giudiziaria del Cairo di rinnovare per altri 45 giorni la carcerazione preventiva dello studente dell’Università di Bologna arrestato lo scorso 7 febbraio con l’accusa, tra le altre, di propaganda sovversiva su Facebook. Rossi scrive: “Esistono Paesi seri come l’Egitto che non si lasciano condizionare da ong. Bye Bye Zaky“. Ed è il segretario del Pd cittadino e assessore comunale alla Cultura Andrea Bortolamasi, a riportare il commento del leghista sulla propria pagina Facebook e a scatenare l’indignazione degli utenti: “Luca Rossi è un’esponente della #Lega, a #Modena: candidato alle ultime amministrative, non eletto (i modenesi sanno riconoscere chi hanno davanti). Lunedì ha pensato di commentare il rinnovo della detenzione per altri 45 giorni di Patrick Zaky, in questo modo. “Bye bye Zaky”. Una frase che si commenta da sola, una pugnalata, l’ennesima, verso la famiglia, gli amici, il mondo accademico che si è mobilitato e chiede a gran voce la liberazione di un ragazzo incarcerato per la sola colpa di esser un ricercatore, di fare ricerca nel campo dei diritti umani e le politiche di genere“.
“BYE BYE ZAKY”: LEGA SI DISSOCIA DA SUO ESPONENTE
L’uscita di Luca Rossi ha creato evidente imbarazzo anche alla dirigenza del Carroccio se è vero che la Lega ha sentito l’obbligo di dissociarsi dalle parole del suo esponente. Lo ha fatto attraverso le parole di Davide Romani, referente della Lega a Modena, che ha dichiarato: “Come Lega prendiamo le distanze dalle parole di Luca Rossi apparse nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook privato. La vita umana è sacra e non si scherza sulla salute delle persone. Il post di Rossi è del tutto personale non rispecchia la linea o il pensiero della Lega. Rossi inoltre non rappresenta, in alcun modo, la segreteria provinciale di Modena“. Rossi, dal canto suo, non ha voluto ritrattare: “In merito al post su #Zaky il sottoscritto ha espresso un parere esclusivamente personale che non coincide necessariamente con la linea del Partito #legasalvinipremier. Detto ciò confermo la mia opinione sulla questione. La campagna politico/mediatica per la scarcerazione dello studente universitario detenuto in #Egitto, rappresenta un’ingerenza negli affari interni di uno Stato #sovrano e che ha come obiettivo primario il deterioramento dei rapporti diplomatici e commerciali con #IlCairo. Un Paese strategicamente importante per il nostro sistema-Paese e fondamentale nella lotta contro il fondamentalismo e l’oscurantismo islamista“.